Esclusiva-Giuseppe De Luca: “Sconfitta immeritata contro la Samp, ma è ancora tutto aperto. Ora penso solo al Varese ma…”

Il cambio di panchina vi ha giovato, e i risultati si sono visti. Te l’aspettavi? 

Sicuramente è servito. L’inizio di campionato non è stato spettacolare, e allora noi giocatori ci siamo un po’ parlati e ci siamo resi conto che così era impossibile continuare; la Società è stata brava ad agire nel momento giusto e a scegliere Maran, infatti i risultati sono venuti fuori.
 
Contro la Samp è stato un botta e risposta, ma alla fine il Varese non ha retto e l’hanno spuntata i blucerchiati. Cosa è mancato, secondo te, alla squadra?

A mio parere è stata una sconfitta immeritata, condizionata anche da un arbitraggio scandaloso; loro hanno dimostrato di essere una squadra compatta che sa affrontare le sfide difficili, e noi non siamo da meno. Siamo stati bravi nel reagire dopo le due volte in cui siamo andati sotto, ma alla fine penso siano stati anche gli episodi ad aver rovinato la gara. Abbiamo disputato una buona partita nel complesso, non penso ci siano da rivedere errori in particolare.
 
Quali sono state le tue sensazioni quando hai calcato il terreno del Ferraris stando in una bolgia? E nel momento in cui hai realizzato la rete del momentaneo 2-2?

Il Ferraris è uno stadio magnifico, decisamente da Serie A. Calcare quel campo è una sensazione molto bella, che ogni giocatore dovrebbe provare; soprattutto durante il riscaldamento mi è venuta la pelle d’oca, un’emozione indescrivibile che fortunatamente con il passare dei minuti scompare. Pensa che, durante la partita, non si riuscivano a sentire i fischi dell’arbitro da quanti tifosi in festa c’erano! Appena ho segnato sono andato a festeggiare sotto lo spazio dove stavano i nostri sostenitori e con loro ho voluto condividere la gioia di quel momento.
 
E’ una sfida ancora aperta, anche se siete sotto di una lunghezza. Pensi che i tifosi possano esservi d’aiuto? Come vedete la gara di ritorno?

I tifosi ci sono sempre stati, anche nei momenti più difficili: sono loro l’anima della squadra. Saranno, come sempre, importantissimi a Varese, poichè tutto è ancora aperto; ci basta solamente una rete per coronare il nostro sogno, l’importante è mantenere la concentrazione per tutti i 90 minuti ed essere reattivi e determinati, perchè sappiamo cosa valiamo e quali risultati possiamo raggiungere.
 
Per quanto riguarda la Nazionale, cosa ti aspetti? Ti senti pronto per indossare la maglia che rappresenta la nostra nazione?

Questo è il mio sogno più grande, e spero possa avverarsi un giorno. Ho ancora molto da dimostrare, conosco le mie qualità e piano piano le sto facendo trasparire dal modo in cui mi diletto sul campo; ma allo stesso tempo penso che sia un passo  enorme che compiuto ora possa portare a grandi difficoltà sul modo di ambientarsi, anche perchè sono giovane e ho ancora tanto da imparare. Ora però penso solo al Varese e alla Serie A, non così lontana come può sembrare.
 
Si ringrazia l’ufficio stampa del Varese per la disponibilità.