Soli contro tutti – I migliori (ed i peggiori) portieri della 19a giornata

Ultima giornata del girone d’andata, mezzo campionato se ne è andato e la classifica inizia a definirsi. Per i portieri la vita è più difficile perchè sono maggiormente soggetti a cali di forma e periodi d’oro, anche se ci sono certezze oramai consolidate. Questo turno è stato generalmente un turno buono per i portieri, anche se sono stati segnati parecchi goal (31) le incertezze sono state poche. Il portiere meno battuto del girone d’andata è stato Gianluigi Buffon con 9 reti subite in 17 partite.

 

I voti della Gazzetta dello Sport sono anche questa settimana molto positivi. Il 90% dei portieri (18/20) ha raggiunto la sufficienza (voti tra 6 e 7,5) e solo due  ha ricevuto voti minori al 6 (un 4 ed un 5). Dopo il record stagionale della 18a giornata prosegue l’ottimo periodo considerando i voti della rosea. Non sono voti insindacabili ma offrono comunque ottimi spunti di riflessione.

 

credit foto AC Siena

I migliori:

Il primo posto della 19a giornata è di Gianluca Pegolo, protagonista di Siena-Napoli. Ferma praticamente ogni attacco partenopeo, solo Pandev nel finale riesce a batterlo con un colpo di testa imparabile. Per il resto della partita è insuperabile ed il migliore dei suoi, dal primo tempo in cui para un forte e preciso tiro di prima di Cavani, spingendo bene lateralmente alla sua sinistra. Sempre sull’uruguaiano effettua la prima parata della ripresa (tiro al volo sul primo palo) poco prima che Calaiò porti in vantaggio il Siena. Ovviamente la reazione del Napoli diventa più veemente e Pegolo si fa trovare attento su una spizzicata di testa, sempre di Cavani, e sul successivo caos che si forma in area con la palla respinta vagante a un metro dalla porta. Passano pochi minuti e per il bianconero arriva la consacrazione: rigore calciato da Cavani a mezz’altezza alla destra del portiere, che intuisce e si allunga respingendo a due mani. Scampato il pericolo si lascia andare ad una giusta esultanza sommerso dai compagni. Arriva il pareggio di Pandev e il Napoli prova il tutto per tutto tentando di assicurarsi i tre punti. La partita resta in bilico con contropiedi di entrambe le squadre ma l’occasione migliore l’ha ancora Pandev che, abile a controllare un cross di Dossena e girarsi con relativa facilità in area di rigore. La difesa senese stringe ed il macedone calcia un tiro secco e teso su cui Pegolo deve metterci l’istinto e ribattere con la gamba destra. Quest’ultima parata chiude il match ed è ancora più importante del rigore parato. A fine gara il portiere del Siena si merita i complimenti di tutti i compagni e del mister Sannino che, davanti a tutte le TV e la stampa, dipinge il ritratto di un portiere sempre ligio al dovere anche se è il secondo portiere nelle gerarchie del  Siena di questa stagione. Pegolo si meritava un pomeriggio così dopo tanta sfortuna avuta in una carriera al di sotto delle proprie possibilità.

 

Un ritorno in classifica per Samir Handanovič, assente da qualche settimana, si piazza al secondo posto. In Udinese-Catania non è il protagonista più in vista ma con un’analisi più profonda si nota come gli interventi siano stati decisivi per la vittoria friulana. La prima vera occasione in cui Handanovič si supera è poco dopo il vantaggio di Armero. L’Udinese concede qualche spazio di troppo e Gomez viene lanciato nello spazio ritrovandosi al limite dell’area solo contro il bianconero. Il portiere non ci pensa due volte e compie un’uscita ai limiti della perfezione sui piedi dell’attaccante rossoblu, disperato per l’occasione persa. In questa situazione la difesa dell’Udinese era spiazzata e probabilmente avrebbe subito goal. Nelle prime fasi del secondo tempo lo sloveno è ancora bravo, soprattutto nel piazzamento, quando si trova a respingere un tiro da terra di Barrientos. Dopo pochissimo il solito Di Natale chiude la partita, che non costringerà il portiere ad altri clamorosi salvataggi ma solo normale amministrazione. Ultimamente l’Udinese ha subito qualche goal in più rispetto alle prime giornate ed anche Handanovič ha risentito, in maniera lieve, un leggero calo, comunque superato.

 

Al terzo posto un altro portiere non titolare che sostituisce il collega infortunato. Nel derby emiliano Bologna-Parma, senza reti e con poche emozioni, il migliore è stato il parmigiano Nicola Pavarini. Gli attacchi dei bolognesi sono stati più pericolosi ed ogni volta l’esperto portiere ha saputo rispondere. Le due parate più importanti del primo le effettua su Di Vaio e Mudingayi.  Sull’attaccante ci mette l’istinto e la reattività respingendo un colpo al volo da pochi metri. Poco dopo para il forte ma centrale tiro del belga, arrivato in corsa prepotentemente dal limite dell’area. Nel secondo tempo si limita a controllare le inoffensive sortite offensive rossoblu meritandosi qualcosa più della sufficienza. La prestazione di Pavarini rispecchia ciò che dovrebbe essere per un portiere esperto che fa la riserva: sicurezza negli interventi, nessuna incertezza dovuta all’inattività in partita e concentrazione sempre alta.

 

I peggiori:

Ogni volta che ritorna all’Olimpico, ai tifosi giallorossi scatta l’amarcord sull’ultimo scudetto del 2001. In Roma-Cesena però Francesco Antonioli non ha assolutamente fatto ricordare i bei tempi ed ha spalancato la porta ai già forti attaccanti romanisti. Gravemente colpevole su almeno tre goal, non appare mai in partita, come tutta la sua squadra. Nell’ultimo periodo le prestazioni negative superano le positive, brutto segnale per il portiere più longevo della Serie A. Che i segni del tempo si facciano sentire?


 

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