Le Stati(calci)stiche: aspettando il 2030?
Era il 9 luglio 2006 quando l’Italia di Marcello Lippi vinceva il suo quarto Mondiale, battendo la Francia dopo i calci di rigore nella finale di Berlino. E pensare che era già tutto scritto…perchè? Semplice, per una particolare e curiosa statistica: gli azzurri, dal 1970 a oggi sono sempre arrivati alla partita conclusiva del torneo, alternando una sconfitta ed una vittoria ogni 12 anni.
Se, infatti, nel ’70 e nel ’94 l’Italia è stata battuta ambedue le volte dal Brasile (in Nordamerica), nell’ ’82 e nel 2006, la nazionale ha conquistato il trofeo rispettivamente contro Germania e Francia (in Europa). Ma non è finita qui, perchè il mondiale spagnolo e quello tedesco presentano incredibili similitudini: in tutti e due i casi, infatti, il girone degli azzurri era composto da una squadra dell’est europea (Polonia 1982, Repubblica Ceca 2006), da una africana all’esordio mondiale (Camerun 1982, Ghana 2006) e da una americana (Perù 1982, USA 2006). Addirittura nella gara con gli americani, in entrambe le volte, un difensore italiano fece autogol: nel 1982 fu Collovati, nel 2006 Zaccardo. Le semifinaliste dei due tornei, infine, erano le stesse (Germania, Italia e Francia), ad eccezione della Polonia, “sostituita”, nel 2006, dal Portogallo.
Il futuro della nazionale italiana ai Campionati del Mondo sembra, insomma, già scritto:
1970 Italia-Brasile Vittoria: BRASILE
1982 Italia-Germania Vittoria: ITALIA
1994 Italia-Brasile Vittoria: BRASILE
2006 Italia-Francia Vittoria: ITALIA
2018 Italia-Brasile(?) Vittoria:BRASILE(?)
2030 Italia-? Vittoria:ITALIA(?)
Andrà veramente così? Non ci resta che aspettare…