Sampdoria: è la notte del giovane Krsticic

 È la domenica della Sampdoria, è la domenica di Krsticic.
Fonte: Tommaso Naccari

La partita è di quelle proibitive, quelle per le quali il giorno prima firmeresti per un pareggio che ha già miracoloso. Ma è una squadra tosta, questa Sampdoria; Ciro Ferrara predicava di non togliere “l’elmetto” e i suoi ragazzi, dal derby, non l’hanno più fatto.

La compagine blucerchiata si presenta all’Artemio Franchi in formazione rimaneggiata sotto il  punto di vista fisico, ma agguerrita e forte sotto quello mentale.
Giovane, grintosa, mai doma, mette in difficoltà una Fiorentina che in casa aveva, sin qui, concesso soltanto un punto alla prima della classe.
Un risultato importante che mette in risalto la prestazione di un giovane calciatore, promettente sul campo, campione affermato nella vita.
Nenad Krsticic, non è solo l’eroe del giorno ma il protagonista di una fiaba a lieto fine. Sono queste infatti le storie di calcio che si dovrebbero pubblicizzare; in un ambiente sempre meno credibile, fatto di scommesse, partite truccate, conflitti economici e mille lati negativi, queste storie rappresentano  invece le sfumature più belle e più vere.
Il  centrocampista serbo arriva a Genova nel settembre 2008 dall’OFK Belgrado, Marotta lo vede giocare e se ne innamora perché che abbia del  talento, lo si capisce sin da subito. E così, dovrebbe iniziare la carriera di una giovane promessa con l’ambizione di fare strada nel mondo del calcio, ed invece è il destino più crudele a metterlo davanti a una durissima prova a soli 18 anni. Nel dicembre del 2008, dopo un infortunio al ginocchio, lo staff medico della Sampdoria sottopone Nenad a dei controlli ospedalieri per problemi allo stomaco che, però, non convincono il dottor Baldari.  La diagnosi dell’esame istologico è tremenda: una rara forma di linfoma che secondo i medici avrebbe lasciato al ragazzo addirittura pochi giorni di vita. Per Nenad appare difficile la guarigione, impensabile tornare a giocare come professionista. Ma il ragazzo si dimostra di una forza incredibile.
Comincia la sua battaglia più importante, quella della vita. Ricovero, cure e tanta volontà. La favola è da brivido, di quelle che sino all’ultimo ti tengono con il fiato sospeso, ma che alla fine ti regalano emozioni e ti fanno gioire. Nenad Krsticic ha vinto. Il tumore è sconfitto e nel gennaio 2010 torna ad allenarsi con i compagni.
Le presenze nella primavera blucerchiata, la serie cadetta e ieri il suo primo goal in serie A, l’inizio di una carriera che ci auguriamo essere piena di gioie e soddisfazioni, e che la sua storia sia di esempio e stimolo per tutti.

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