De Laurentiis e Bigon: se ci siete battete un colpo, anzi 2 o 3

30 milioni per Lavezzi più 2 per il prestito di Gargano all’Inter. Siamo già a 32 milioni di incassi dal  Napoli in questa sessione estiva. A oggi, e specifichiamo a oggi, il Napoli ne ha spesi solo 30: 12 per il riscatto di Vargas (era arrivato in prestito con obbligo di riscatto ndr), 8 per Pandev e 10 per prendere dalla Fiorentina Gamberini e Behrami. C’è, quindi un attivo di 2 milioni tra cessioni e acquisti. Resterebbero i soliti 30 milioni che il Napoli ha spesso investito negli anni della gestione De Laurentiis, senza aggiungere i proventi Champions: ci teniamo bassi. Resterebbero, facendo conti molto maccheronici, circa 32 milioni da investire.

Fonte: Danilo Rossetti

Se la scelta di Insigne e Behrami è in linea con il progetto della società: giovani e di prospettiva. Quella di Gamberini va fuori da alcuni parametri: De Laurentiis ha sempre detto di non volere giocatori di 30 anni.

A oggi, e ripetiamo sempre a oggi, i nomi che si sentono per il Napoli sono di bassissimo profilo: vedi i vari Mesto, Migliaccio e Floccari. I tifosi, dopo aver perso 2 idoli, si aspettano non uno ma 2-3 colpi, in modo da ricominciare a sognare: soprattutto perché le big, tolta la Juventus, sono un vero rebus nel prossimo campionato.

Perché il Napoli è immobile? Come detto, i soldi non mancano. Allora cosa manca? Probabilmente mancano le idee, come insegna Pradè alla Fiorentina, il mercato si può fare anche con le idee e pochi soldi. Cos’altro manca? Manca l’appeal. Il Napoli in questa sessione ha ricevuto molti no, vedi Balzaretti e Pazzini su tutti. Perché il Napoli non ha più fascino? In realtà il fascino non mancherebbe ma ci sono dei paletti che il Napoli si porta dietro da troppo tempo. Il tetto ingaggio stabilito dal Napoli per un singolo giocatore è troppo basso: si dovrebbe aumentare a 3-4 milioni, se si vogliono giocatori di prima fascia, i 2 milioni attuali sono troppo pochi anche per Cavani. Inoltre, a far rifiutare Napoli ci si mettono i diritti d’immagine: De Laurentiis li pretende, i calciatori non vogliono darli: per loro sono una fonte altissima di guadagno.
E allora, come detto, bisognerebbe avere delle idee. Guardando la formazione azzurra titolare dello scorso anno ci accorgiamo che nelle ultime stagioni al Napoli d’idee vincenti ce ne sono state poche, pochissime. Il Napoli che ha strabiliato in Champions era ancora per 9/11 costruito da Marino. Non che Marino non abbia fatto errori nella sua gestione, vedi i Datolo, i Navarro e gli Hoffer, ma almeno aveva allestisto una squadra che ha dimostrato di poter lottare per grandi traguardi. Della gestione Bigon solo 2 calciatori sono diventati titolari: Cavani e Inler. Troppo pochi, pochissimi per 3 anni di lavoro. Nella gestione Bigon ci sono state più comparsate, vedi i Chavez, i Sosa, i Santana, i Fideleff, che acquisti in grado di dare una mano alla crescita del Napoli.

Ora perso Gargano, perso Lavezzi (secondo noi Insigne non basta), con l’out sinistro da rinforzare, con un Vargas impreparato, una difesa che doveva essere rinforzata in più unità e a 9 giorni dalla chiusura del mercato cosa accadrà?
Ci auguriamo che Bigon e De Laurentiis battano qualche colpo, colpi con la C maiuscola. Di certo non potranno presentarsi con Mesto, Migliaccio e Floccari ai tifosi, che tra l’altro sono tutti giocatori di 30 anni che a De Laurentiis non piacciono. Se lo faranno, allora, crediamo che i tifosi del Napoli debbano iniziare ad avere delle risposte… Il progetto che fine ha fatto? Perché non s’investe come una volta se i conti sono a posto? Dopo Lavezzi e Gargano devono aspettarsi anche l’addio di Hamsik e Cavani il prossimo anno?
Le risposte? Le scopriremo nei prossimi giorni. De Laurentiis e Bigon: se ci siete, battete qualche colpo… di mercato.

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