Ibrahimovic alla Roma? Perchè si può fare

Possibile o fantacalcio? La verità sta nel mezzo.

Quando si parla di Ibrahimovic, c’è poco da escludere; nella sua carriera non si è mai fermato troppo: Inter e PSG sono le uniche squadre in cui è riuscito a stabilirsi per almeno tre stagioni. Paradossalmente, sono quelle che il giocatore forse ha meno amato. Con il Milan, il gigante svedese ha invece chiuso dopo sole due stagioni, ma è stato l’unico addio dove è stata la società, per motivi economici, e non il giocatore a spingere per la cessione. La serie A è sempre stata metà amata dal giocatore; oltre alle milanesi, anche la Juventus ha avuto Ibra nella sua schiera di campioni, prelevato giovanissimo dall’ Ajax. In Francia, Ibra ha vinto tutto quello che si poteva vincere, concedendosi il bis di campionati e supercoppe. Manca sempre quella maledetta Coppa Campioni ed ogni anno sembra sempre quello buono. Però le voci lo vogliono lontano da Parigi; se non a gennaio, almeno a giugno. Con l’allenatore i rapporti sono freddi e lo stesso PSG sta sondando il terreno per sostituire un big che ormai ha 33 anni.

Dal canto suo, la Roma potrebbe approfittare della situazione, perseverando nella sua politica di mix di giocatori esperti e giovani talenti. Ibrahimovic è uno dei pochi al mondo in grado di fare la differenza, soprattutto nel campionato italiano. Sebbene la squadra capitolina necessiti di freschezza sulle fasce, in avanti, se pur può contare sull’usato sicuro Totti e compagni di ottimo livello, manca un giocatore capace di fare reparto da solo, di sbaragliare le difese con una giocata geniale. L’unico scoglio potrebbe essere rappresentato dallo stipendio; qui dipende dalla volontà di Ibrahimovic: starà a lui decidere se ridursi lo stipendio e rimanere ancora qualche anno del grande calcio o se chiudere la carriera in qualche campionato dorato, a fare passerella insieme ad altri campioni del passato.