Liga, la rivincita di Martino: Real Madrid-Barcellona 3-4. Messi show al Bernabeu

Al Santiago Bernabeu si gioca il classico numero 259, che vede due squadre in momenti di forma piuttosto differenti. Il Barcellona che nonostante il terzo posto in Liga e la qualificazione ai quarti di Champions è lontano dal Barça devastante di qualche stagione fa e che con una vittoria stasera non supererebbe né il Real né l’Atletico in classifica. Mentre dall’altra parte c’è un Real che è in serie positiva da 31 partite e la cui ultima sconfitta era arrivata proprio contro il Barcellona, nella partita d’andata. Ma per una partita del genere è risaputo che le statistiche contano veramente poco.

Fonte: Christopher Johnson - wikipedia.org
Fonte: Christopher Johnson – wikipedia.org

Una vittoria del Real porterebbe i Blancos a +7 estromettendo (quasi) definitivamente gli uomini di Martino dalla lotta per il titolo, un pareggio lascerebbe la situazione invariata con entrambi gli scontri diretti disputati, mentre una vittoria del Barça renderebbe questo finale di Liga ancora più interessante, con il Real comunque primo, a pari punti con l’Atletico, e i catalani terzi a una sola lunghezza dalle due squadre della capitale.

Quella di stasera è la sfida anche tra Messi e Ronaldo, con il portoghese che è momentaneamente avanti (25-21) nel conto delle reti segnate in questa stagione. Ancelotti cerca la prima vittoria nel Clasico mentre per Martino è la prima volta al Bernabeu come allenatore dei Blaugrana. L’ingresso in campo è ovviamente suggellato dall’inno ‘Hala Madrid’ insieme ad una spettacolare coreografia con le bandierine bianche che ricoprono interamente gli spalti del Bernabeu.
La prima conclusione verso la porta è marcata Neymar, al quarto minuto di gioco, ma Lopez è attento. Solo un minuto più tardi è il turno del Real, con Benzema che da buona posizione colpisce male di sinistro regalando la palla a Valdes. Ma la partita non tarda a sbloccarsi: al 6′ di gioco il Barça attacca, il solito Leo Messi trova il passaggio illuminante per Andrés Iniesta che senza esitare troppo fa partire una fucilata di sinistro da fuori area che prima di entrare in porta scheggia la traversa portando i suoi in vantaggio e segnando il suo primo gol in carriera al Bernabeu. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e Benzema in altre due occasioni si rende pericoloso: l’occasione più ghiotta gli capita al 12′, quando col destro la manda di pochissimo alta sopra la traversa. Al 15′ Messi va vicinissimo al raddoppio, sbagliando un’occasione piuttosto facile all’interno dell’area di rigore. Scatto d’orgoglio per Benzema, che al 20′ raccoglie un cross dalla sinistra di Angel Di Maria, colpisce di testa con una potenza fuori dal comune, tanto che Valdes, pur intercettando  la traiettoria, non trattiene la palla che alla fine supera la linea e riporta il match in equilibrio. Soli tre minuti più tardi è nuovamente Benzema ad andare a segno, ancora una volta Di Maria la mette in mezzo dalla sinistra, stop di coscia e tiro al volo col destro del francese, Valdes non può farci nulla e il Real nel giro di 180 secondi porta il punteggio da 0-1 a 2-1. Momento della partita incredibile, al 25′ per la terza volta Di Maria semina il panico sulla fascia sinistra, serve Benzema in mezzo che calcia a botta sicura, Valdes è battuto ma sulla linea c’è l’intervento provvidenziale di Piqué. Nel prosieguo dell’azione Di Maria ottiene un calcio di punizione da ottima posizione, di cui si occupa Ronaldo. Palla che si infrange sulla barriera, sulla ribattuta arriva Modric, ma la sua conclusione si spegne di molto alta sopra la traversa. Dopo un inizio scoppiettante, i ritmi per forza di cose si abbassano un po’, e dal 30′ al 40′ succede veramente poco. Al 42′ ecco il ritorno degli uomini di Martino: Messi chiude un ottimo triangolo con Neymar, entra in area di rigore, controlla con una freddezza quasi disarmante e batte Lopez per il pareggio blaugrana. Gol numero 234 in Liga per la Pulga. In occasione del gol accenno di rissa tra Pepe e Fabregas, col difensore madridista che tira una testata all’avversario: entrambi ammoniti. Ultimo sussulto del primo tempo ancora una volta ad opera di Benzema, che raccoglie un cross della destra di Xabi Alonso, ma la palla va di poco oltre il palo destro. Dopo 45′ minuti ricchissimi di emozioni, si va al riposo con l’augurio che la seconda frazione sia bella almeno quanto la prima.
Primo sussulto della ripresa al 52′, Bale serve ottimamente Benzema all’interno dell’area di rigore che forse affretta troppo la conclusione e la calcia troppo centrale, Valdes controlla. Un minuto dopo arriva l’ennesima svolta alla gara, Ronaldo supera Dani Alves con un dribbling dei suoi, il difensore del Barça lo atterra, e per l’arbitro non ci sono dubbi (in realtà il contatto è avvenuto fuori area, quindi il penalty non c’era): è rigore. Ovviamente sul dischetto va lo stesso CR7 che la piazza perfettamente nell’angolo basso sinistro, riportando il Real Madrid in vantaggio. La partita, come successo già nel primo tempo, si accende e c’è un susseguirsi di azioni pericolose da parte di entrambe le squadre. Al 59′ la più ghiotta capita ad Iniesta, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo raccoglie un colpo di testa a liberare della difesa del Real esplodendo un sinistro che manca la porta per questione di centimetri. Le sorprese nel calco, si sa, non finiscono mai, e al 63′ Messi serve una palla, che definire perfetta sarebbe riduttivo, a Neymar, che entra in area di rigore, ma viene atterrato da Sergio Ramos. Espulsione per il difensore del Real, calcio di rigore e ultimi 25 minuti con i padroni di casa in 10 uomini. Se ne occupa lo specialista Messi, che fa risorgere il Barcellona realizzando dal dischetto il 3-3. Parte finale che si prospetta incandescente. Dopo il gol di Messi, esce l’autore della doppietta madridista Benzema ed entra Varane che ha il compito non facile di aiutare Pepe al centro della difesa. Cambio anche per Martino, che abbastanza a sorpresa toglie Neymar e inserisce Pedro. La partita si addormenta con il Real che si chiude in difesa, tra i giocatori Blancos domina la paura di ricevere un altro gol, e al 76′ è Dani Alves ad andare vicinissimo al 4-3, ma la sua conclusione dai 20 metri colpisce in pieno il palo. Nei minuti successivi continua l’assedio Barcellona, con l’ingresso di Alexis Sanchez al posto di Fabregas che apporta maggiore potenziale offensivo ai catalani. All’82’ viene concesso il terzo rigore della gara, secondo per il Barcellona: se lo procura Iniesta. Messi va sul dischetto, e manco a dirlo arriva la sua tripletta (la seconda consecutiva in campionato): adesso il tabellone luminoso del Bernabeu recita 3-4.
Vittoria importantissima per diversi motivi. Il primo motivo per cui è importante, quello più scontato, è ai fini della classifica: il Real e l’Atletico sono ancora primi, a 70 punti, ma ad una sola lunghezza c’è il Barça. Il secondo motivo è la vittoria della sfida nella sfida da parte di Leo Messi contro Ronaldo. Tre gol per l’argentino (quello decisivo del 4-3), solo uno per il portoghese. Il terzo motivo è la rivincita del ‘Tata’ Martino che dopo essere stato accusato di non essere ai livelli del suo predecessore Guardiola, porta a casa tre punti da Madrid riaprendo ogni discorso per la lotta al titolo, rendendola ancora più emozionante fino all’ultimo secondo.
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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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