Real Madrid, senti Ancelotti: “Ronaldo? Niente di grave”

Il pareggio di ieri sera contro il Valladolid ha ridotto al lumicino le speranze di vittoria del titolo nazionale del Real Madrid, adesso a -4 dall’Atletico primo, con due giornate ancora da giocare. Lo scudetto è diventato un affare a due tra  Colchoneros e il Barcellona (a -3), che si scontreranno all’ultima giornata al Camp Nou.

Ancelotti, Real Madrid
Ancelotti – Fonte: Doha Stadium Plus – flickr.com

L1-1 di ieri, però, non è l’unica brutta notizia per i tifosi Blancos: nella stessa partita, infatti, dopo soli 8′ di gioco il Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo è stato costretto ad uscire per un fastidio muscolare. Oggi, però, il tecnico italiano ha parlato delle condizioni dell’asso portoghese affermando di non essere eccessivamente preoccupato e di sperare di averlo nuovamente a disposizione già domenica sera contro il Celta Vigo.

Le sue dichiarazioni a realmadrid.com: “Sapremo di più nei prossimi giorni. Non credo che Cristiano abbia un problema serio. Non era  proprio contento all’uscita, ma non ho visto lacrime sul suo volto”. Riguardo al pareggio, arrivato all’85’ con un colpo di testa di Osorio, l’allenatore dice la sua: “Abbiamo controllato per 70 minuti, dopodiché abbiamo regalato agli avversari la  gara. In più eravamo tutti indietro e abbiamo concesso gol su una palla inattiva. Non si è trattato di un calo di concentrazione, ma di un errore”.

Sulle residue speranze di vincere la Liga: “Sarà molto difficile, ma c’è ancora la possibilità matematica di farlo. Dobbiamo guardare avanti e vincere le prossime due gare”. Nonostante tutto, però, c’è una finale di Champions (contro l’Atletico) da giocare tra 16 giorni in quel di Lisbona. Proprio in campo europeo, la squadra della capitale ha impressionato tutti eliminando il Bayern Monaco e rifilando ai bavaresi un incredibile 4-1 a domicilio. Ancelotti si giustifica così: “Non è facile recuperare l’energia mentale quando giochi una semifinale di Champions, purtroppo vedo che i ragazzi sono stanchi mentalmente. Ma quell’energia ci servirà nel giorno della finale”.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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