Premier League, 38° giornata: City campione; Liverpool, Chelsea e Arsenal ok, pari United

Nell’ultima giornata di Premier, tutte le grandi vincono eccetto lo United: il City è la squadra campione d’Inghilterra, bene il Liverpool, l’Arsenal ed il Chelsea. Pari a Southampton per lo United.

Manchester City (Fonte: Flickr DSC04205, Jon Candy, wikipedia.org)
Manchester City (Fonte: Flickr DSC04205, Jon Candy, wikipedia.org)

Il City non sbaglia e supera agevolmente il West Ham: un gol per tempo stendono gli Hammers. Prima un gran gol di destro di Nasri, nella ripresa un gol da attaccante puro di Kompany, bravo a sfruttare un’occasione ghiotta da calcio d’angolo. Il City è campione per la quarta volta nella storia.

Non delude nemmeno il Liverpool che supera, seppur con grande fatica, un caparbio Newcastle. I Magpies vanno in vantaggio nella prima frazione grazie ad un autogol di Skrtel dopo 20 minuti. Nella ripresa però i Reds rimontano tra il 63′ ed il 65′: prima Agger e poi Sturridge portano a termine con successo due punizioni di Gerrard. Per il Liverpool secondo posto in Premier, e qualificazione diretta alla Champions League.

Anche il Chelsea soffre e vince di misura in Galles. In casa del Cardiff, la squadra di Mourinho rimonta la squadra di casa dopo il vantaggio di Bellamy al quarto d’ora. Nella ripresa i Blues si scatenano e impiegano tre minuti per la rimonta: prima il tedesco Schurrle sigla un bel gol sotto la traversa, poi Torres chiude i conti con un semplice tap-in. Il 2-1 finale regala al Chelsea il definitivo terzo posto.

L’ Arsenal di Wenger onora l’impegno finale e non delude il casa del Norwich: nella ripresa arrivano le reti dei Gunners, con un gran gol di Ramsey (53′) prima, e con Jenkinson nove minuti dopo, freddo ad insaccare nell’uno contro uno contro Ruddy. Per l’Arsenal ancora una qualificazione europea via preliminari.

Aaron Ramsey (fonte Ronnie Macdonald, Dudek1337,  Flickr.com, wikipedia.org)
Aaron Ramsey (fonte Ronnie Macdonald, Dudek1337, Flickr.com, wikipedia.org)

Pareggio che è un’immagine chiara dell’anno dello United: poco spettacolo, gioco a tratti. I padroni di casa sono i primi ad andare in rete grazie al nazionale inglese Lambert (28′) che raccoglie un passaggio e scarica il tiro alla sinistra di De Gea. Il pareggio dei Red Devils arriva nella ripresa grazie ad una punizione fantastica di Mata (54′). L’ex squadra di Ferguson e Moyes chiude così con un deludente settimo posto finale.

L’Everton chiude una brillante stagione, che regala ai Toffees un quinto posto utile per la qualificazione alla prossima Europa League, con un vittoria sul campo dell’Hull City. I gol degli ospiti sono firmati da  McCarthy(9′), che insacca di sinistro in scivolata, e da Lukaku (46′), bravo a sfruttare un passaggio filtrante e segnare dopo aver saltato McGregor.

Chiude con un pareggio una deludente stagione il Fulham di Magath: il tecnico tedesco non è infatti riuscito nell’impresa di salvare la squadra londinese. A Craven Cottage quattro gol e spettacolo: i primi ad andare a rete sono però gli ospiti con Gayle (28′), prima del pareggio di Woodrow (61′) con un destro dall’interno dell’area. Gli ospiti sono vivi e vanno ancora a segno con Gayle (84′)  grazie ad una fantastica punizione e il successivo pareggio di David (94′) a tempo scaduto.

Il Sunderland di Poyet perde l’ultimo match dopo una fantastica rimonta che ha regalato ai Black Cats la salvezza matematica: non basta infatti il gol di Borini (50′) per uscire indenne dallo Stadium of Light. Lo Swansea va a segno ben tre volte, due nel primo tempo. I marcatori sono rispettivamente Dyer (7′), Emnes (14′)e Bony (54′).

Vittoria esterna per lo Stoke City che espugna l‘Hawthorns: a regalare la vittoria un autogol di McAuley (22′) ed il gol di Adam a tre dalla fine che rende vano il momentaneo pareggio casalingo di Sessegnon (56′).

Vittoria e qualificazione europea anche per gli Spurs del manager Sherwood, sostituto ad-interim di Villas Boas. Il 3-0 finale sull’Aston Villa porta le firme di Paulinho, che al quattordicesimo porta in vantaggio i suoi finalizzando un’azione corale incredibile. Al minuto 35′ arriva l’autogol di Baker che colpisce di testa verso la sua rete, prima del rigore trasformato da Adebayor al minuto 38‘.

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