Curiosità – Champions League: due principesse, una regina e il suo record, ed una Cenerentola

Con le gare disputate negli ultimi due giorni, la Champions League 2012-2013 conosce le sue semifinaliste.
Due spagnole, con il Real Madrid che ha eliminato il Galatasaray e il Barcellona che ha fatto lo stesso pur soffrendo con il Paris Saint Germain, e due tedesche, con il Bayern che ha avuto pochi problemi a superare la Juve e il Borussia Dortmund protagonista di un finale pazzesco nel suo Quarto di finale contro un coraggioso e meritevole Malaga.

 

Fonte immagine: m.caimary from Sant Boi, Catalunya
Fonte immagine: m.caimary from Sant Boi, Catalunya

Alla luce delle suddette qualificazioni, due sono i dati statistici che possono immediatamente rimbalzare all’occhio:
innanzitutto quello delle ‘principesse’ europee, ossia Real Madrid e Bayern Monaco, due formazioni che raggiungono ancora una volta la semifinale dopo quella dello scorso anno, a testimoniare il gran lavoro svolto dalle società, dagli allenatori Mourinho e  Heynckes, da rose di tutto rispetto. I tedeschi furono tra l’altro i finalisti sconfitti della scorsa edizione, sconfitti dal Chelsea di Drogba proprio nella finale tra le mura amiche dell’Allianz Arena.
C’è poi la ‘regina’ d’Europa, il Barcellona che anche nell’anno del dopo-Guardiola non delude le aspettative e, seppur con due pareggi contro i parigini, accede alla sua sesta semifinale consecutiva in Champions League, una impresa mai riuscita ad alcuna squadra nella storia della massima competizione europea.
Tra le tre cannibali europee, ecco inserirsi la ‘Cenerentola’ della stagione, il Borussia Dortmund che ha saputo nel tempo conquistarsi la simpatia di tutti gli addetti ai lavori, per il gioco espresso, la qualità di nuovi fenomeni come Gotze e Reus e il lavoro importante di un tecnico col futuro assicurato come Jurgen Klopp, vero artefice di questo exploit europeo dei gialloneri.

 
Lo scorso anno, tra le tre litiganti fu proprio la quarta incomoda a godere nella serata finale di Monaco: chissà che anche quest’anno gli dei dell’Olimpo del calcio non ci abbiano preparato un finale che lasci tutti a bocca aperta.

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