Napoli-Borussia Dortmund 2-1: le pagelle degli azzurri. Divino Insigne, brivido Britos

Impresa Napoli. Gli azzurri sconfiggono per 2-1 il Borussia Dortmund grazie alle reti di Higuain ed Insigne. L’autogoal di Zuniga regala un finale thrilling: il fischio finale libera il boato del San Paolo. Ecco le pagelle della formazione di Benitez

Pagelle Napoli 

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Fonte immagine: Danilo Rossetti

Reina voto 7: la parata nel finale sulla punizione di Reus salva il risultato e le coronarie dei 60mila del San Paolo. Conduce la gara con personalità, dando sicurezza a tutto il reparto. Si è adattato perfettamente nella nuova realtà. Uomo squadra, dentro e fuori al terreno di gioco.

Maggio 7: Risponde sul campo a chi gli dava del “bollito”. Nelle partite importanti non sbaglia mai. Gestisce  la catena di destra con Callejon alla perfezione: i due si intendono a memoria quasi giocassero insieme da anni. Pericolo costante nella fascia sinistra tedesca. Il terzino azzurro, sotto gli occhi di Prandelli, mette un altro mattone nel muro per il posto da titolare al prossimo mondiale.

R. Albiol 7: Il difensore di caratura internazionale che serviva a questa squadra. Non sbaglia un tempo di gioco. Praticamente perfetto sia in fase di impostazione che in copertura. Dotato di grande anticipo e senso della posizione, è l’uomo in più del pacchetto arretrato.

Britos 6: Dottor Jekyll e Mr. Hyde. L’uruguaiano alterna buoni interventi ad amnesie colossali. La sua partita sta tutta qui: oscilla su un filo invisibile. Riesce a salvare il match nel finale spazzando in acrobazia o anticipando il suo diretto avversario, ma è in grado di perdere un pallone sulla trequarti in avvio e compiere un retropassaggio quasi harakiri allo scadere. Equilibrista quindi, tra luce e ombra.

Zuniga 7: In tutto ciò che fa non è mai banale. Il voto potrebbe essere anche più alto, se non fosse per il suo autogoal (sfortunato, va detto) che costringe il “bowl” azzurro a soffrire ancora. Per il resto è inattaccabile. Padroneggia la fascia sinistra proponendosi costantemente. Suo l’assist per il goal di Higuain. Si fa vedere spesso anche in zona centrale aiutando la manovra, fungendo da regista aggiunto. Il meritato rinnovo lo aspetta.

Behrami 7: Il muro azzurro su cui sbattono i centrocampisti teutonici. Tanta, ma tanta quantità. Pressa in lungo e in largo nel mezzo, senza far respirare Sahin e compagni. Prezioso anche nella costruzione del gioco, sbaglia pochissimi tocchi. Insostituibile.

Inler 7.5: Finalmente il vero Inler, quello di Udine. Probabilmente la sua miglior partita da quando veste la casacca azzurra. Il suo rendimento migliora col passare dei minuti. Nella ripresa, complice pure la superiorità numerica, tiene le redini del gioco in mano, giostrando il possesso di palla partenopeo. Dialoga bene con i compagni, in particolare con Hamsik avviando quasi tutte le azioni dei suoi. La cura Benitez lo rigenera. Giocatore ritrovato.

Callejon 6.5: Stavolta non segna, ma è comunque utilissimo. Tatticamente è impeccabile, come al solito. Presenza fissa in attacco e in difesa. Aggredisce l’area avversaria tempismo invidiabile e ripiega con la velocità da furetto. Un vero e proprio jolly tuttofare. Centrocampista completo.

Hamsik 6.5: Il metronomo azzurro. Galleggia tra le due linee offensive, avvolgendo e impreziosendo la manovra. Triangola come un geometra, scambiando il pallone coi compagni senza mai eccedere. Onora i gradi di capitano con una prestazione a tutto tondo, generosa pure in fase di ripiegamento. Detta tempi e ritmi di gioco. Direttore d’orchestra.

Insigne 8 (il migliore): Magnifico Lorenzo. Una serata che non dimenticherà facilmente. Quando parte palle al piede fa girare la testa ai difensori gialloneri. Di base presiede la sinistra, però te lo ritrovi ovunque. Suo il lancio su cui Weidenfeller anticipa Higuain con la mano facendosi cacciare fuori. La punizione con cui sigla il raddoppio è una gemma di rara bellezza. Primo passo per diventare un campione. Cuore di scugnizzo.  Imprendibile.

Higuain 7.5: Pipita e pepita. Segna la rete che indirizza il match sfruttando al meglio un ottimo cross di Zuniga. Provoca l’espulsione del portiere avversario. Svaria su tutto il fronte d’attacco tenendo continuamente in apprensione Subotic e compagni. Attaccante fantastico, non fa rimpiangere il Matador. Piano piano, sta diventando il nuovo idolo della piazza. Il suo Real è qui.

 All. Benitez 7.5: L’Europa è il suo territorio. Per la prima ufficiale in campo internazionale si concede il lusso di battere il runner-up della scorsa Champions. Il salto di qualità fatto dai suoi sotto il profilo della mentalità è tutta farina del suo sacco. Imbriglia gli ospiti, innervosendoli, provocando forse le ire eccessive di Klopp. Azzecca la scelta di Insigne dall’inizio a scapito di Pandev. Unico neo, la mancanza di esperienza: una partita così la si deve chiudere prima. Ci sarà tempo anche per migliorare questo aspetto; ora ci si gode la festa.

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