Germania: Daniel torna in campo con un defibrillatore e segna!

“Impossible is nothing”: sembra un banale slogan, una semplice frase fatta, invece è ciò che sintetizza al meglio la vicenda di cui è stato protagonista Daniel Engelbrecht, giovane attaccante 24 enne dello Stuttgarder Kickers, il terzo campionato che si disputa in Germania.

 RudolfSimon
RudolfSimon

Proprio ieri infatti il calciatore, che si è sottoposto a quattro interventi chirurgici ed a cui è stato impiantato un defibrillatore sotto pelle, è tornato finalmente in campo, segnando il preziosissimo gol del 2-1 che ha condotto la sua squadra direttamente alla vittoria nel match contro il Wehen Wiesbaden.

Provvidenziale il suo ingresso in campo all’83: sul risultato parziale di 1-1, il giovane talento dello Stuttgarder si conquista il pallone decisivo e gonfia la rete negli istanti finali del match siglando il 2-1.

Spettacolare e commovente l’esultanza di Daniel, che dopo il gol si è abbandonato a lacrime di liberazione e gioia incontenibile ed ha mostrato alle telecamere una maglietta con su scritto “Niente è impossibile”, scuotendo l’intero stadio e abbracciando i compagni di squadra che lo hanno sempre supportato durante i tanti momenti difficili. Un gesto emblematico che vale più di mille parole e mediante il quale il giovane attaccante ha voluto dimostrare di lasciarsi alle spalle il difficile periodo appena trascorso e cercare di guardare avanti con rinnovato entusiasmo al suo futuro calcistico.

In conferenza stampa, queste le parole di Daniel, visibilmente emozionato dopo il termine del match: “Credo che in questo stadio siano stati tutti contenti per me, anche i tifosi avversari. Tutti sanno cosa ho vissuto. Mi è stata regalato un giorno di cui mi ricorderò con commozione per tutta la vita. Ma spero di poter vivere altri momenti del genere”.

Il calciatore infatti è reduce da un periodo estremamente negativo, durante il quale le sue condizioni fisiche erano state gravi: il 21 luglio 2013, nel corso della gara contro il Rot-Weiß Erfurt, Daniel stramazzò al suolo a causa di un problema cardiaco. Nonostante l’immediato intervento dello staff sanitario, il pericolo non era per nulla scongiurato: gli esami rivelarono un’infiammazione del muscolo cardiaco ed un ritmo del cuore anormale. In seguito fu sottoposto a quattro delicati interventi chirurgici e gli venne infine impiantato un defibrillatore, lo stesso che gli ha permesso di tornare in campo e di continuare a fare ciò che più ama al mondo: giocare a calcio.

Ma l’attaccante non demorde e nonostante la paura che sempre lo accompagna, reagisce così:“Certo che ho paura. E penso che non me ne libererò mai. Ma amo troppo questo sport per fermarmi. Ho vissuto un anno di inferno, non posso stressarmi, non posso affaticarmi, devo fare la vita di un ottantenne. Per questo volevo tornare in campo e guadagnarmi questa emozione, la più grande della mia vita”.

Un’emozione che ha un sapore particolare e che va oltre qualsiasi vittoria conquistata sul campo.

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