Europa League: il Siviglia passa al Franchi, Fiorentina in ginocchio

Dura solo ventidue minuti la speranza della Fiorentina di una miracolosa rimonta: metà primo tempo in cui si accarezza soltanto l’idea di dare il là ad un match elettrizzante che svanisce sul miracolo di Rico su Gonzalo e capitola sullo 0-1 firmato Bacca.

Neto. Fonte: violachannel.tv
Neto. Fonte: violachannel.tv

E in pochi minuti il viola simbolo della passione del popolo fiorentino diventa il colore della rabbia nei volti di un tifo che vede la propria squadra sciupare ancora e venire crudelmente punita da un Siviglia che non ha pietà. La Fiorentina gioca un calcio allegro basato sul fitto possesso palla che mira ad allargare la difesa andalusa e a liberare il tiro dei tanti frombolieri presenti in campo: nulla da fare, il Siviglia respinge con ogni mezzo le conclusioni alla distanza viola e si aggrappa alla manona di Rico sul colpo di testa di Gonzalo che illude più di 40.000 tifosi presenti al Franchi.

Il Siviglia si dimostra la squadra dell’andata, cinica e spietata, umile ed efficace. Basta un calcio di punizione dalla fascia a far svanire ogni sogno fiorentino: Savic si dimentica di Bacca che addomestica con difficoltà il pallone e lo butta dentro con un destro che anticipa la disperata uscita bassa di Neto. In quell’istante finisce l’Europa League della Fiorentina e il Franchi si gela nell’ascoltare i tifosi del Siviglia cantare ancora le melodie di sette giorni fa.

Sembra impossibile ma è così, il Siviglia ha punito un’altra volta e al minuto 22 già non c’è più nulla da fare. Ma c’è di peggio: passano solo 5’ e sull’ennesima dormita su calcio piazzato della partita, Basanta cicca un pallone col sinistro servendolo a Daniel Carriço che appoggia in perfetta solitudine sul secondo palo in gol scatenando panico e disperazione sugli spalti.

La partita da grande evento diventa una sgambata: il Siviglia gioca con la consapevolezza di avere un biglietto per la finale di Varsavia senza possibilità di cambiare il nominativo, la Fiorentina dall’altra parte si trasforma in un gruppo di ragazzi frettolosi e testardi che calciano da ogni dove abbandonando rapidamente ogni logica.

La ripresa continua con i viola di Montella poco ordinati ma pur sempre presenti nella metà campo avversaria: l’incubo di segnare un gol al Siviglia sembra finalmente svanito quando l’arbitro assegna un calcio di rigore per l’evidente fallo di Krychowiak su Pizarro. Dal dischetto però Ilicic, il più nervoso in campo, spara in Fiesole scatenando l’ira veemente del pubblico con cui non condivide un rapporto idilliaco.

Lo stesso Ilicic si divorerà il gol dell’1-2 poco più tardi sciupando un ottimo assist di Badelj e vedendosi opporre ancora la manona di Rico.

Finisce così l’avventura della Fiorentina in Europa League: un avversario più esperto e maturo guadagna meritatamente la finale di Varsavia e aumentano i rimpianti per le palle gol colossali sprecate nell’andata del Sanchez Pizjuan e nei primi minuti di quest’oggi. Si spera che l’eliminazione e i 5 gol totali di passivo siano stati di lezione una volta per tutte.

Intanto Unai Emery si gode il suo Siviglia e la qualificazione alla seconda finale consecutiva: un allenatore che dà tutto se stesso alla squadra e che merita più di chiunque altro di giocarsi un trofeo importante, sicuramente la miglior guida tecnica di questa Europa League.

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