Il Personaggio della settimana: Yuto Nagatomo

Non ha iniziato benissimo questo campionato Yuto Nagatomo, l’esterno difensivo giapponese arrivato l’anno scorso in Italia un po’ a sorpresa al Cesena e poi preso dall’Inter lo scorso gennaio dopo le ottime prestazioni in Romagna. Eppure pian piano, con una condizione fisica man mano in miglioramento, anche il gioco espresso dal ragazzo del Sol Levante è sensibilmente migliorato.

Fonte immagine: Danilo Rossetti

A cominciare dalle due reti in due partite di un paio di settimane fa, fino a questo mercoledì ed al recupero della prima giornata di campionato quando, a detta di quasi tutti gli addetti ai lavori, il giapponesino è stato il migliore in campo nella roboante vittoria dell’Inter sul Lecce. A parte il moto perpetuo sulla propria fascia di competenza, Nagatomo offre due grandiosi assisti per le reti del 3-1 (a Cambiasso) e del 4-1 (ad Alvarez): sul primo ubriaca Cuadrado con un gran numero andandosene a pochi cm dalla linea del fondo ed appoggiando dietro per Cambiasso; sul secondo si scontra sempre con Cuadrado e finisce a terra, il giocatore del Lecce se ne va dimenticandosi la palla e l’ex cesenate rialzandosi se la riprende senza problemi e crossa sul secondo palo per il tiro al volo di Alvarez. Questi sono i motivi princiapli per i quali Yuto Nagatomo è il personaggio della settimana per il recupero del primo turno di campionato.

Nato a Saijō il 12 settembre 1986, Nagatomo è un difensore di fascia molto duttile, potendo giocare sia sulla destra che sulla sinistra, essendo per giunta ambidestro. Non sempre perfetto nella fase difensiva, diventa pericolosissimo nelle percussione offensive, grazie alla sua innata velocità. Una nota curiosa è che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport svelò che il merito della sua grande resistenza alla fatica è dovuto alle umeboshi, prugne marinate nel sale che smaltiscono la fatica perché ricche di acido citrico.
Nagatomo si forma nel calcio “universitario” alla Saijo Kita Junior High School, alla Higashi Fukuoka High School ed infine nella Meiji University, prima di firmare il suo primo contratto da professionista ed esordire nella J-League nelle fila del Tokyo FC. Il giovane difensore si fa notare con la maglia della Nazionale nipponica ai Mondiali in Sudafrica del 2010 ed a prenderlo, pochi giorni dopo il termine della rassegna iridata in Africa, è il Cesena, che lo acquista dal Tokyo FC con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Come detto, Nagatomo ci mette poco a farsi notare anche dalle grandi squadre grazie alle ottime prestazioni con i cesenati, e nel gennaio del 2011, sei mesi dopo il suo approdo in Italia, viene preso dall’Inter, in uno scambio di prestiti che vede Santon fare il percorso inverso. Nell’estate del 2011 l’Inter riscatterà il giapponese pagando al Cesena un conguaglio di 6,5 milioni di euro e cedendo in comproprietà ai romagnoli due ragazzi del settore giovanile, Caldirola e Garritano.
Con la maglia della Nazionale giapponese (attualmente allenata da Zaccheroni) ha preso parte alle Olimpiadi di Pechino 2008, al Mondiale Sudafricano ed alla Coppa d’Asia 2011 in Qatar, vinto dai nipponici grazie anche allo stesso Nagatomo, autore dell’assist del gol vittoria in finale.

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