Germania, Bierhoff: “Emozionante tornare in Italia. Balotelli rischia”

Domani sera va in scena una classica del calcio europeo e mondiale.

Fonte immagine: Sotutto - Wikipedia
Fonte immagine: Sotutto – Wikipedia

A San Siro si affronteranno Italia e Germania, in una delle tante amichevoli di questo week-end internazionale. Oliver Bierhoff, ex attaccante di Udinese e Milan, nonché attuale dirigente della Nazionale e della Federazione tedesca, ha ricordi molto positivi legati alla sua esperienza italiana. Li ha esternati nel corso della conferenza stampa di vigilia: “Sono sempre emozionato quando torno in Italia, ho trascorso qui la parte più importante della mia carriera: ho giocato nel Milan per tanti anni. E’ un appuntamento che dà motivazioni fortissime; quando abbiamo saputo di venire qua eravamo contenti, soprattutto per il fatto che si gioca a San Siro, dove purtroppo non posso scendere in campo, ma almeno posso guardare la partita. Nell’ultima amichevole contro l’Italia (1 marzo 2006, 4-1 a Firenze), c’era molta pressione sulla Nazionale e sullo staff, senza partite vere potevamo giocare solo amichevoli in vista del Mondiale in Germania. Quella fu una sconfitta amara, ma che ci dette grande determinazione. Balotelli è difficile valutarlo da lontano. All’Europeo ci ha battuto con la sua aggressività e la sua potenza, ma non da solo. Siamo stati battuti da una squadra che era messa bene in campo. Lui è un giocatore che mette in difficoltà la società, che non sa se tenere una linea di libertà o di severità. Ha preso una via difficile, non è la prima squadra o il primo momento dove ha problemi, se si ripetono rischia davvero, le società valutano anche il comportamento di un giocatore. Sì, è un rischio, speriamo che si riprenda perché alla fine è un buon calciatore. Noi, in Germania, siamo in sviluppo da dieci anni. La Federazione e la Lega hanno investito insieme tanti soldi nel settore giovanile e i primi giocatori che ne hanno approfittato stanno arrivando adesso, giovani forti e bravi; poi, con le strutture del 2006, ha portato il calcio tedesco ad essere il numero uno in Europa. Non solo il Bayern, ma tutte le squadre di club sono di ottimo livello, gli stadi sono pieni e sicuri e sotto questo profilo siamo davanti all’Inghilterra. Spero che l’Italia torni presto a questo livello. Oltre a Juve e Milan, vedo club come Fiorentina, Roma, Napoli che si stanno riprendendo. Per il calcio europeo è un vantaggio se in tutta Europa ci sono squadre forti. La lista dei 23 per il Mondiale uscirà dai 27-28 giocatori che hanno partecipato alle gare delle ultime due stagioni. Ozil nottambulo? La stampa scrive sempre tante cose. Se uno torna tardi perché è andato a mangiare non è un problema”.

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