Mondiale, Italia ascolta Prati: “Poca chiarezza da Prandelli”

L’Italia dovrà dare il massimo nell’ultima partita del girone. Dopo l’ottima partenza contro l’Inghilterra è arrivata la battuta d’arresto contro la Costa Rica. Ora serve una vittoria o un pareggio per poter accedere agli ottavi di finale. Possibile avversario? La Colombia di Guarin e Ibarbo. L’Uruguay non è da sottovolutare. Gli uomini di Tabarez saranno costretti a vincere e, in più, hanno ritrovato un Suarez in ottima forma. 

Bonucci, Pirlo e Chiellini in Nazionale - Fonte ACF Fiorentina
Bonucci, Pirlo e Chiellini in Nazionale – Fonte ACF Fiorentina

A parlare dell’incontro di questa sera è Prati. L’ex giocatore della nazionale ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni di tuttomercatoweb: “Arriviamo a giocarci la partita più difficile e importante con una squadra nuova, tutto questo tempo non è servito a trovare un equilibrio e un modulo, si va a sperimentare una soluzione nuova e mai provata, due allenamenti non bastano per farla entrare nei meccanismi dei giocatori. Quella di stasera sarà una gara difficile, in cui ci affidiamo al gruppo Juve, sperando che gli automatismi del campionato siano ereditati anche. Con le idee più chiare si poteva partire da quattro mesi con questo modulo, anche se i giocatori sulle fasce sono diversi“.

Poi il discorso vira sulla difesa a 3 che torna dopo 2 anni al mondiale: “E’ una soluzione che doveva essere seguita sin da subito se ritenuta valida, perchè ridursi all’ultimo momento? Ci sono tanti giocatori non preventivati inizialmente nel gruppo azzurro, penso a Darmian e Verratti, non ci sono idee chiare, ci affidiamo alla struttura vincente di Conte in Italia, speriamo che possa essere vincente anche al Mondiale. La partita da vincere comunque era quella col Costa Rica, se doveva rischiare qualcosa a livello di punte, mentre stasera basterebbe anche il pari. Mi sembra una situazione poco chiara”.

L’intervista si conclude con la domanda: “Chi sarà decisivo questa sera? Immobile, senza dubbio. L’avrei chiamato molto prima intanto, è un’annata che gli va tutto bene e nella storia della Nazionale ci sono degli esempi in cui il capocannoniere viene chiamato e fa subito la differenza in azzurro. A me è successo agli Europei, nell’anno in cui ho vinto la classifica cannonieri. Spero che il ritardo non ci porti dei rimpianti“.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy