Sacchi ed il “biscotto” indigesto

L‘Italia è ai quarti di finale degli europei. Prossimo avversario: l’Inghilterra. A tenere banco, però, è ancora il famigerato “biscotto”, ormai diventato un tormentone. Riavvolgendo il nastro, Spagna e Croazia sarebbe dovuta finire 2-2. In tal caso, l’Italia avrebbe fatto le valigie per tornare a casa, pur vincendo. Così non è stato. Ma le polemiche che, nei giorni antecedenti, hanno alimentato sospetti e malignità sulla prestazione di spagnoli e croati non si placano.

Fonte immagine: Elena Torre
In particolare, un ct che ha fatto la storia della nazionale italiana, Arrigo Sacchi, non ha condiviso l’atteggiamento diffidente nell’ambiente Italia su di una possibile “malafede” degli avversari, in un intervista concessa a Radio2: “Purtroppo l’Italia ha fatto un’altra figuraccia. Noi per primi abbiamo parlato di un biscotto che non c’è stato. Chi è ladro pensa che gli altri siano tutti ladri.” Nota a margine la prestazione della squadra: “A tratti abbiamo fatto vedere buone cose, anche se non riusciamo ancora a dare continuità al nostro gioco. Siamo tornati a vincere, cosa che non facevamo da un po’, la cosa regala sempre autostima, adesso tutto sarà più facile. Se avrei convocato Cassano e Balotelli? Non so, non li ho mai avuti. Il calcio per me nasce dalla mente, ho sempre cercato di chiamare gente sensibile”

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