Milan, Allegri concentrato sul Parma: “Pensare allo scudetto ora è da folli”

Massimiliano Allegri è concentrato sulla gara di domani tra Parma e Milan dopo le buone prove contro Udinese e Barcellona.

Cagliaricalcio.net
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Abbiamo fatto due buone partite a livello difensivo, ma soprattutto di squadra, dobbiamo continuare su questa strada. Domani diventa una gara fondamentale, il Parma ha giocatori di qualità e una coppia d’attacco temibile come Cassano-Amauri, la velocità di Biabiany, centrocampisti bravi ad inserirsi, una difesa quadrata. Servirà attenzione e pazienza. dovremo cercare di fare risultato perché in trasferta non abbiamo mai vinto e per dare una scossa della classifica. Purtroppo ci mancano quattro punti in classifica perché li abbiamo buttati. Dovevamo avere una classifica migliore e adesso dobbiamo cercare di aggiustarla. Pensare allo scudetto ora è da folli, adesso serve solo vincere. La cosa importante per una squadra come il Milan è porsi sempre e comunque il massimo obiettivo”.

 

Sulla formazione che affronterà i ducali dice: “Montolivo ha preso una botta alla tibia ma adesso sta bene e recupereremo anche De Sciglio, molto probabilmente per la panhina. Il portiere? Amelia ha fatto benissimo martedì, Gabriel bene in campionato, oggi dovrò decidere così come per l’attacco. Birsa è arrivato da noi senza preparazione ed è uno dei motivi per cui non riesce a tenere i 90 minuti, Kakà è tornato dall’infortunio e ha giocato subito una partita d’intensità ma ci sono tante gare ravvicinate, vedremo. Quelli davanti sono quelli che hanno più possibilità di giocare tutti”.

 

Infine pensiero per Balotelli:Deve rimanere sereno e capire che deve migliorare in alcune cose. Ha qualità tecniche e fisiche superiore alla media ed è pagato per giocare al meglio mettendosi a disposizione della squadra, società e tifosi. Il tutor? Ci sono la società e il suo agente che valuteranno il meglio per Mario” e per i ‘consigli’ presidenziali di martedì sera: “Il lavoro sarà valutato alla fine della stagione insieme alla società, per vedere se gli obiettivi prefissati insieme sono stati raggiunti. Con Berlusconi c’è stata una telefonata come le tante altre che avuto in questi anni. Mi piace ascoltare tutti, il presidente a maggior ragione ma poi l’allenatore sono io e le scelte tecniche le faccio io”.

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