Andreazzoli: “Domani possibile turn over. Dobbiamo migliorare la nostra media punti”

Dopo la vittoria di Firenze, la Roma è subito al lavoro.

Fonte: Flickr.com (Autore: Corscri Daje Tutti!)
Fonte: Flickr.com (Autore: Corscri Daje Tutti!)

Alla vigilia dell’anticipo di campionato che vedrà la Roma ospitare il Chievo Verona, il tecnico dei giallorossi, Aurelio Andreazzoli ha sostenuto la consueta conferenza stampa. Tanti gli argomenti toccati dall’allenatore tra cui la condizione fisica dei suoi, la possibilità di effettuare un turn over, la coesistenza tra Osvaldo e Destro ed il suo futuro. Queste le parole di Andreazzoli:

E’ andato oltre quello che si aspettava?
Credo sia opportuno trasferire questo conteggio alla fine del campionato. Sono classifiche parziali, io faccio riferimento a quella finale che è quella che conta. Credo che a questa media manchi qualcosa. Sul campo avremmo meritato di più. Siamo contenti e speriamo di migliorarla con la partita di domani. Non sarà semplice, come in tutte le gare. Ho l’abitudine di considerare molto gli avversari al di là della classifica. Sono avversari, quindi da battere.

E’ sicuro dell’approccio di domani?
Le sensazioni un allenatore le riceve dall’allenamento. Un lavoro come quello di ieri e oggi lascia prevedere che sarà una prestazione di alto livello perchè l’allenamento ha espresso questo. La gara lo deve confermare. Anche prima di Pescara e Palermo avevamo una condizione mentale di questo tipo. Prima di Palermo uscivamo dal match contro il Parma in cui la squadra si era espressa con gioco.

Il tipo di resa della squadra può essere la chiave per la sua riconferma?
Gli allenatori sono legati ai risultati. Forse a volte, anche troppo. Credo sarebbe opportuno fare valutazioni a tutto tondo, in ambito sportivo il risultato è predominante. Non mi preoccupo di questo. Mi preoccupo solo di fare meglio di quello che ho fatto oggi e c’è anche l’aspetto del rapporto tra risultati e continuità. Abbiamo fatto miglioramenti impressionanti, basta analizzare i numeri e gli atteggiamenti, i comportamenti dentro il campo. Un’altra componente che esalto sempre è il fatto che ho un gruppo che si rispetta, che mette sempre impegno, che ha piacere per il successo dei componenti. Guardate Goicoechea che ha avuto la possibilità di avere soddisfazione a Firenze.

I cambi di modulo in corsa?
Sembra venga interpretato in modo negativo il fatto che la squadra cambi durante la gara, come fosse un peccato da dover limitare e nascondere. Credo sia positivo quando una squadra riesce a migliorare la propria condizione grazie ad una proposta nuova. Merito dei calciatori e di chi ha fatto le proposte e, probabilmente, si è fatto capire. E’ una valutazione del momento quella di aiutare la squadra quando serve.

Giocatori un pò statici. C’è un problema fisico?
Non credo. Bisogna fare i conti con l’avversario, spesso non si considera. Nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima gara e poi la Fiorentina ci ha preso il sopravvento là dove ce lo aspettavamo. Sapevamo come dovevamo comportarci, Francesco (Totti, ndr) per esempio ha fatto un primo tempo eccellente, è stato bravissimo. E’ chiaro che poi si può calare ma la squadra è riuscita a riprendersi, creando 4-5 contropiedi e abbiamo riproposto almeno 3 conclusioni a rete che, se non respinte, potevano essere decisive già prima. Abbiamo finito la partita non soffrendo, quindi credo che l’aspetto tattico abbia rimesso a posto quello fisico.

 Coesistenza Osvaldo-Destro. Si può?
Li abbiamo visti poco insieme, dobbiamo verificarlo. Credo che lo possano fare, sono simili come caratteristiche.

Lobont: le sue condizioni. Può giocare domani? E’ felice della prestazione di Goicoechea?
L’infortunio di Mauro contro il Cagliari è stato un’infortunio che poteva succedere a tutti. Non dimentichiamoci che prima di quella situazione ha avuto tante occasioni in cui ha salvato la squadra. Per quanto riguarda la determinazione di Lobont a disputare gare anche in condizioni ‘particolari’ non ne ho il minimo dubbio, è un grande in questo. Oggi va a fare le prove per la mascherina ma, conoscendolo, credo che non la metterà.

La Roma riesce a reggere i due mediani senza un costruttore di gioco?
L’abbiamo dimostrato che possiamo reggerla. Credo che Daniele e Bradley nelle ultime due gare abbiano fatto grandi cose. A Firenze mi sono piaciuti tantissimo, si sono sobbarcati un lavoro che, forse, anche per colpa mia, tatticamente era duro. Ero certo della loro risposta e me l’hanno data.

Pjanic, le sue condizioni fisiche e se sta pensando a un pò di turn over.
Sta meglio, la sua condizione sta migliorando. Ha ancora un pò di fastidio alla caviglia che non lo lascia libero però, anche quella, è in via di miglioramento. C’è bisogno di tempo, lo sa anche lui. Abbiamo fatto una scelta di differenziato, dedicando più tempo alla condizione atletica. Turn over? Si, qualcosa faremo.

Osvaldo, ricucito il rapporto?
Sarebbe opportuno evitare un’ammonizione ogni volta che si segna. Non ho parlato con lui, mi ha abbracciato fortemente dopo la partita ma non c’è stato bisogno di dire niente di particolare. Osvaldo è felicissimo e io lo sono quanto lui, per lui e per la squadra. Mi auguro ci sarà continuità.

Quanto ha inciso Andreazzoli sul recupero di Osvaldo?
Moltissimo.

L’assenza di Balzaretti la può indurre a tornare alla difesa a 3?
Siete molto attenti… Ma non completamente. Avreste notato qualcosa di particolare, altrimenti. E’ vero, c’era una difesa a 3, però c’era un motivo. Dovete cambiare binocolo.

A 4 dalla fine. La sua ricerca del modulo è terminata?
Ho studiato tanto per aver la possibilità di capire il calcio e come va gestito. Per qual motivo mi dovrei limitare a un modulo? Il modulo sono una serie di numeri. E’ necessario dare la possibilità ai calciatori di esprimersi al meglio possibile nel rispetto delle loro caratteristiche e di quelle dell’avversario che ha le stesse prerogative tue, quella di batterti.

Giudizio tecnico su Lobont. Cosa gli manca per essere titolare?
Per me è un grandissimo. Mi esprimo senza problemi. E’ un numero uno assoluto. E’ un piacere averlo dentro lo spogliatoio e usufruire della sua presenza anche quando va in tribuna. Sotto l’aspetto tecnico è fortissimo, è un grandissimo aiuto anche per trasmettere quello che io voglio alla squadra. Credo che noi allenatori abbiamo l’impossibilità di lavoro, cioè parlare alla squadra durante la gara. E’ impossibile negli stadi comunicare e in calcio che contempla la comunicazione a 360 gradi, nel momento agonostico non c’è questa possibilità, siamo all’età della pietra.

Parla di time-out?
Lo fanno negli altri sport, non vedo perchè no. E’ impossibile non comunicare con i propri calciatori.

Possibile un turno di riposo per Totti e Lamela?
Qualcosa faremo. E’ tutto possibile. Oggi finisco di studiare il Chievo e poi ho tutta la giornata di domani per decidere.

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