Balotelli è rossonero: ma non era “una mela marcia”?

Un’operazione di mercato degna di Adriano Galliani, quella che ha portato Mario Balotelli al Milan.

Fonte immagine: Илья Хохлов - Football.ua
Fonte immagine: Илья Хохлов – Football.ua

Le “scaramantiche” percentuali dell’ a.d. rossonero hanno dimostrato tutta la sua quasi proverbiale accortezza nel fare commenti circa il mercato del Diavolo, ma sopratutto Galliani ha dimostrato come, trovandosi nelle giuste condizioni, sia capace di operazioni di mercato storiche. Dai 37 milioni richiesti si è riusciti ad arrivare a 22, 6 subito e i restanti 16 pagabili in 4 rate, una l’anno, con importante “sacrificio” del giocatore che si è ridotto l’ingaggio da 6 milioni di euro a 3,5 milioni.

 

Internet, però, ha la memoria lunga (e anche noi) e non si può fare a meno di andare a scovare le dichiarazioni del presidente onorario dei rossoneri, Silvio Berlusconi, il quale in tempi non sospetti (il 7 gennaio precisamente), aveva espresso la sua idea, durante la trasmissione Lunedì di Rigore, in onda su Antenna Tre, su un possibile approdo di Mario Balotelli al Milan: “Mi spiace doverlo dire, ma nel Milan è molto importante l’aspetto umano. Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri. Io ho avuto modo di dare un giudizio sulla persona Balotelli, non accetterei mai che facesse parte dello spogliatoio del Milan”. 

 

La trattativa era sul punto di saltare, quando una settimana dopo Berlusconi rilasciò a Sky Sport delle dichiarazioni che suonavano di forzato dietrofront: Non mi riferivo a Balotelli, ma era un discorso sulla necessità che nello spogliatoio ci fossero delle presenze positive. Non era riferito a Balotelli e mi scuso per la mia incompletezza nei suoi confronti. Non ho mai sentito di un’apertura ad una trattativa per Balotelli da parte di nessuno della mia società. Né Allegri o Galliani me ne hanno parlato come un nostro obiettivo”.

 

Una situazione analoga era capitata anche nel 2010, quando ad agosto il Milan era in procinto di prendere Zlatan Ibrahimovic dal Barcellona e Berlusconi, intervistato da Milannews.it, se ne uscì così: “Non abbiamo mai fatto follie, tranne per Ronaldinho. E’ vero che Ibra era nostro nel 2006, poi Calciopoli cambiò le cose, però nutro qualche dubbio su un suo possibile inserimento nello spogliatoio rossonero”. Una settimana dopo, Ibrahimovic diventò rossonero.

Sarà mica che Galliani e Allegri operino allo scuro del loro presidente?

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