Cagliari, la conferenza stampa di Lopez: “Col Catania scontro salvezza”

Tutto pronto in casa Cagliari per l’anticipo di domani sera alle 20.45 in casa del Catania.

I sardi sono in un buon momento, reduci dal pareggio di San Siro contro l’Inter e la netta vittoria per 3-0 contro l’Udinese nella scorsa giornata.
Il tecnico Diego Lopez, che ha parlato poco fa in conferenza stampa, non sottovaluta la squadra allenata da Rolando Maran, alla ricerca disperata di punti per cercare una salvezza quasi impossibile: “Contro il Catania è una partita importante, uno scontro salvezza, che andiamo a giocarci con le nostre armi: attraverso il gioco. Ci vorranno testa e determinazione: in questa fase del campionato contano i punti. In casa hanno una marcia in più, lottano su ogni pallone e fanno risultati. L’ultimo esempio è stato contro la Lazio. Ultimamente sono tornati al 4-3-3, lavorano molto bene in fase difensiva, con dieci uomini dietro la linea della palla. Avranno voglia di fare punti per ribaltare una situazione difficile. Dovremo farci trovare pronti“.

La buona notizia di giornata è la convocazione di Vitor Ibarbo, reduce da una botta nel match della sua nazionale mercoledì scorso. “Avevo subito pensato al ginocchio. Fortunatamente così non è stato” è il commento di un sollevato Lopez.

In settimana il tecnico non ha avuto la squadra al completo, a causa dei sette giocatori chiamati con le rispettive nazionali: “E’ stata una settima anomala e corta, dato che giochiamo di sabato. Ma non penso che tutto questo influirà nella gara di domani. I ragazzi tornati dalle partite con le nazionali si sono allenati e stanno bene“.

Infine, Lopez ha accolto con soddisfazione la chiamata per Marco Sau e Nicola Murru, voluti da Cesare Prandelli per lo stage azzurro di inizio settimana prossima: “In questo momento non stanno giocando, ma si stanno allenando bene e se li hanno chiamati vuol dire che hanno dimostrato le loro qualità. Ho un a disposizione un ottimo gruppo, poi io devo fare le mie scelte, a volte dispiace dover lasciare fuori dei giocatori. Ciò che conta è che si facciano trovare pronti alla chiamata, così come è successo con Ibraimi domenica scorsa: è entrato, ha fatto benissimo, segno che in settimana aveva lavorato alla grande“.