Camoranesi: “Matri? Non è un giocatore insostituibile. Real? Per loro siamo un fantasma”

L’ex centrocampista bianconero, Mauro German Camoranesi, intervistato da Tuttosport, ha voluto dire la sua su questa Juventus.

Fonte: jmage
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 “Questa Juve, però, è composta da giocatori di maggiore esperienza rispetto alla Juve del 2008. La rosa è di livello internazionale, gente abituata a disputare queste sfide”.

SULLA SFIDA CON LA LAZIO“Spero segni Giovinco, la formichina atomica:  al buon Giovinco voglio troppo bene. Sono ancora in contatto con Chiellini: è l’idolo di mio figlio Leandro”.

SU TEVEZ –  “Sono felici in Argentina e si chiedono perché non venga riconvocato in Nazionale. È il campione più amato dal popolo argentino e pure io ho sempre avuto un debole per lui. Alla Juventus serviva un attaccante con queste caratteristiche. Magari fosse arrivato già ai miei tempi… Mi devo accontentare di giocarci a golf: è bravo anche sul green. Carlitos ha dimostrato di saper fare la differenza in tutte le squadre del mondo, Bale soltanto nel Tottenham, comunque un club di secondo livello”.

SULLA SFIDA COL REAL – “Contro il Real Madrid  sono sempre belle partite. Giocare al Bernabeu ti dà sensazioni uniche. È il mio stadio preferito insieme all’Atzeca di Città del Messico. Il ricordo più fresco è quello del trionfo in Champions del 2008, anche se in quella occasione rimasi in panchina. Indimenticabile l’ovazione che il Bernabeu tributò ad Alex. Con il Real abbiamo avuto feeling. Nel 2003 li battemmo in semifinale, nel 2005 negli ottavi con gol decisivo di Zalayeta. Il concetto che valeva ai miei tempi è ancora attuale: gli spagnoli sono fortissimi, ma affrontano la Juve con rispetto. Noi per loro siamo sempre un fantasma, un osso duro“.

SU PIRLO, POGBA E MATRI“Andrea è bravo tecnicamente e intelligente: lo vedrei bene in qualsiasi squadra del mondo. Pogba è davvero impressionante. Una scelta azzeccata: complimenti alla società. Senza voler offendere nessuno, Matri non mi sembra un giocatore insostituibile”.

SULLA CHAMPIONS“Ci punto e ci spero che possa vincere. Conosco la voglia dei ragazzi: se la meriterebbero. Mi auguro che riescano a fare quel passettino che è mancato alla mia Juve. La squadra è solida e gioca bene: ha le carte in regola per sognare e arrivare in fondo”. Le  partite in Turchia non sono mai semplici. Oltretutto, il Galatasaray ha un’ottima rosa, composta da big come Drogba, Sneijder e Melo. Con Felipe avevo un buon rapporto a Torino, sono contento che abbia trovato la sua strada. A Copenaghen c’è Mellberg, bellissimo personaggio e ottimo giocatore. Quando arrivò alla Juve parlava bene lo spagnolo e legò subito con me e Trezeguet. Sembrava un rude, sguardo serio e barba lunga. In realtà era divertentissimo”.

SUL FUTURO“A gennaio potrei già essere su una panchina, adesso penso a concludere al meglio questi mesi da giocatore”.

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