Catania, il Pagellone del 2011: Almiron il migliore, Lanzafame e Suazo da rivedere

Con la fine dell’anno SoccerMagazine.it analizza la stagione di tutte le squadre di Serie A, dando un voto a società, giocatori e allenatore. È il turno della rivelazione Catania.

http://www.flagsonline.it
Società, 7,5 I rossoazzurri hanno, come al solito, cambiato molto prima dell’inizio del campionato, presentandosi con una squadra del tutto rinnovata a cominciare dall’allenatore. Dopo l’addio di Simeone Lo Monaco e Pulvirenti hanno, infatti, deciso di affidare la panchina all’aeroplanino Vincenzo Montella, reduce dall’esperienza a Roma. Vincenzino, nonostante i molti dubbi iniziali, ha portato una ventata di novità a partire dal modulo, quel 3-5-2 che assicura un giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Il Catania, infatti, a tre giornate dalla fine del girone d’andata, si ritrova sorprendentemente ottavo in classifica con la bellezza di 22 punti conquistati in 16 partite. Rischiose, oltre alla scelta di affidarsi ad un allenatore emergente (come d’altronde ormai filosofia della società) e con poca esperienza in Serie A, la scelta di affidarsi a giocatori entrati nel dimenticatoio come Legrottaglie ed Almiron che, alle pendici dell’Etna, stanno vivendo una seconda giovinezza.

Mezzo voto in più va, infine, alla realizzazione dello splendido centro sportivo di Torre del Grifo, fiore all’occhiello di una società che è ormai una certezza nel panorama calcistico della Serie A. Unica pecca la precoce eliminazione dalla Coppa Italia al termine di una bellissima sfida con il Novara.

PORTIERI

Andujar, 5,5 Secondo portiere della nazionale argentina, Mariano Andujar è uno dei portieri più incostanti della Serie A. Alterna infatti grandi interventi ad errori grossolani(si veda il gol di Krasic in Catania-Juventus 1-1). La qualità non si discute ma, come detto, con un pò più di concentrazione potrebbe fare quel salto di qualità che tutta la squadra si aspetta da lui. DISCONTINUO.

Campagnolo, S.V. Gioca l’unica partita della stagione in Coppa Italia e non dà sicurezza al reparto subendo gol non impossibili

Kosicky, S.V. Mai chiamato in causa, gli servirebbe fare esperienza nelle serie minori, così come il giovane Terracciano

DIFENSORI

Legrottaglie, 7 Chi l’avrebbe mai detto? Il 35enne pugliese sta vivendo a Catania una nuova vita. Arrivato in estate a parametro zero l’ex Milan, dopo aver ripreso una condizione ottimale, si è subito guadagnato il posto da titolare a forza di grandi prestazioni e gol (già 2, con Novara e Atalanta) senza far rimpiangere il “traditore” Silvestre, approdato a Palermo. È l’ennesima scommessa vinta da Pietro Lo Monaco. ESPERTO.

Bellusci, 6,5 C’è aria di rinascita anche per Peppe Bellusci, difensore classe ’89 che sta, finalmente, trovando spazio nello scacchiere rossazzurro. L’ex Under 21, con la nuova difesa a tre del Catania, sta esprimendosi finalmente ad alti livelli, ritornando pian piano quel giocatore che, fino a qualche tempo fa, era considerato l’erede di Cannavaro. La personalità non gli manca, deve migliorare in esperienza per limitare alcuni errori tattici che, a volte, rischiano di compromettere le sue prestazioni. SPERANZA.

Spolli, 6,5 L’argentino è ormai una conferma del campionato italiano. L’ex Newell’s Old Boys è ormai una delle pedine più importanti della formazione rossazzurra, ottenendo prestazioni sempre più che sufficienti. Sopperisce con la grinta la scarsa velocità e, continuando di questo passo, potrebbe diventare l’ennesima plusvalenza in casa etnea SICURO.

Potenza, 5,5 È nella fase calante della carriera ma la sua duttilità ne fanno uno dei rincalzi più utili in casa rossazzurra: può, infatti, ricoprire sia il ruolo di centrale difensiva che quello di esterno con risultati più o meno sufficienti CALANTE.

Marchese, 6,5 È una delle sorprese più liete della stagione. Può ricoprire tutti i ruoli della difesa ed è, insieme a Legrottaglie e Delvecchio, uno dei giocatori rigenerati dalla cura Montella. Sopperisce con la grinta la mancanza di tecnica ed è ormai diventato un punto fermo negli undici titolari GRINTOSO.

Alvarez, 6 È, insieme a Llama uno dei giocatori da recuperare per il prosieguo della stagione. Deve tornare ad essere quel giocatore ammirato due stagioni fa, ritrovando fiducia e continuità. Comunque uno dei più interessanti della rosa DA RIVEDERE.

Capuano, 5,5 L’ex Palermo è reduce da un infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per un pò. Le sue prestazioni, in ogni caso, non erano sempre perfette e adesso deve recuperare terreno su Marchese, in netto vantaggio su di lui SFORTUNATO.



CENTROCAMPISTI

Biagianti, 6 Il capitano del Catania doveva essere l’arma in più dei rossazzurri ma, causa qualche problema fisico, ha giocato poco. Le qualità non si discutono e la sensazione  è che possa riprendersi il posto da titolare in mediana, seppur Delvecchio, Lodi e, soprattutto, Almiron, stiano convincendo tutti ARMA IN PIU’.

Almiron, 7,5 Vera e propria rivelazione stagionale. Pedina fondamentale nella squadra di Montella, Sergio Almiron sembra essere tornato ai livelli di Bari. Svolge benissimo sia la fase difensiva che quella offensiva e, più tempo passa, più sembra ringiovanire. Dotato anche di un gran tiro da fuori, ha già segnato due gol contro Inter e Parma IMPRESCINDIBILE.

Lodi, 7 Spostato da Montella davanti alla difesa Lodi sta dimostrando ancora una volta di essere arrivato in Serie A con un pò di ritardo, disimpegnandosi egregiamente in un ruolo non ancora perfettamente suo. Mezzo voto in più va al suo mancino: già 2 punizioni messe a segno per il napoletano(addirittura 5 in tutto il 2011, è record), uno dei primi in Italia nella specialità MAGICO.

Delvecchio, 6,5 Rimasto clamorosamente in estate, da separato in casa Delvecchio è diventato punto fisso della formazione rossazzurra. Il 32enne, con la sua esperienza e grinta, dopo un periodo nero, ha ritrovato la continuità e sta dando una grossa mano nella zona mediana del Catania RINATO.

Izco, 6 Montella punta molto su di lui: l’argentino, recordman di presenze in serie A con il Catania, è infatti l’unico in grado di ricoprire bene il ruolo di esterno nel 3-5-2, alternando fase offensiva e difensiva. Reduce da un infortunio, è in crescita JOLLY.

Ricchiuti, 6 L’ex Lanus, a 33 anni, non è più un titolare fisso ma, quando è chiamato in causa, si fa sempre trovare pronto. Esempio di serietà e professionalità, a lui sono interessate molte squadre di serie B e proprio il Lanus, che lo vorrebbe riportare in Argentina SUFFICIENTE.

Sciacca, 6 Il giovane 22enne catanese è chiuso da Almiron, Lodi e Delvecchio e potrebbe andare in prestito a gennaio. È comunque una risorsa importante per il futuro dei rossazzurri e, fino a qualche tempo fa, capitano dell’Under 20 italiana PROMESSA.

Barrientos, 6 Arrivato tre anni fa come campione, “El Pitu”  sta, dopo infortuni e prestiti vari, finalmente facendo vedere quello di cui è capace. Per Lo Monaco è “il calcio” ed effettivamente, uno che, nell’under 20 argentina era titolare al posto di un “certo” Lionel Messi, qualcuno sarà pure in grado di fare. Possiede una tecnica fuori dal normale e se, come sembra, riuscirà ad acquisire continuità, potrebbe davvero essere devastante. Unica pecca? A volte tiene un pò troppo il pallone…SCOMMESSA.

Paglialunga, S.V. Sembra essere già giunta al capolinea l’avventura di Mario Paglialunga con la maglia del Catania. L’argentino, arrivato in estate per sostituire il partente Carboni, non ha trovato spazio giocando solo la partita di Coppa Italia persa contro il Novara ed a gennaio, molto probabilmente, andrà in prestito agli argentini del San Lorenzo

Ledesma, S.V. In scadenza di contratto, non rientra nei piani di Montella e della società. A centrocampo la concorrenza è spietata e, con ogni probabilità, cambierà subito aria

Llama, S.V. L’altro esterno su cui Montella punta, Llama ha finora trovato poco spazio a causa di un infortunio che lo terrà fuori ancora per un pò. La speranza dei tifosi del Catania è che l’argentino ritorni quello ai tempi di Mihajlovic



ATTACCANTI

Maxi Lopez, 5,5 L’attaccante principe del Catania è con le valigie in mano: al 90%, infatti, secondo Lo Monaco, il biondo argentino lascerà l’Etna già a gennaio. Il 27enne, quest’anno, è sembrato troppo distratto dalle voci mercato e ha segnato soltanto 3 gol, pur risultando, insieme a Bergessio e Lodi il capocannoniere della squadra. DISTRATTO.

Gomez, 7 Il “Papu” sta ormai confermando quello che di buono aveva già fatto intravedere l’anno scorso e si candida ad essere la prossima plusvalenza di Pietro Lo Monaco. Autore di due gol in campionato, il suo valore di mercato si aggira già sui 10 milioni e sembra che l’Inter ci stia facendo un pensierino per gennaio. Difficile che parta ora, molto più probabile in estate GIOIELLINO.

Lanzafame, 5,5 Davide Lanzafame, dopo l’ottima esperienza a Parma sembra essersi perso e neanche l’approdo nella città natale del padre sembra gli stia portando giovamento. Il giovane attaccante ha, però, dalla sua l’età e, con la partenza di Maxi Lopez, potrebbe trovare più spazio e continuità SCOMPARSO.

Suazo, 5,5 L’honduregno è la più grande scommessa di Lo Monaco di quest’anno e, fino ad ora, ha un pò deluso le aspettative. Dopo aver recuperato la condizione fisica a Novara si è rifatto male al primo affondo. Bisognerebbe vederlo giocare prima di giudicare ma, a 32 anni, deve darsi una mossa per dimostrare che è ancora quel giocatore ammirato ai tempi di Cagliari IN RODAGGIO.

Bergessio, 6,5 L’attaccante argentino, già a Catania l’anno scorso, con 3 gol è uno dei tre capocannonieri della squadra pur non essendo titolare inamovibile. Il “Lavandina” lo diventerà, però, dopo la partenza del rivale Lopez e ha un obiettivo: battere il record di 5 gol dell’anno scorso e trascinare il Catania nella parte sinistra della classifica PREZIOSO.

Keko, S.V. Mai chiamato in causa, Keko, classe ’91, ha fatto vedere buone cose con la Primavera ed è, come detto, ancora giovanissimo. Gli servirebbe andare in prestito per giocare con continuità e mettersi in mostra

STAFF TECNICO

Montella, 7 Arrivato tra molti dubbi e incertezze, l’ex Roma sta pienamente dimostrando di poter allenare in Serie A. Ha cambiato modulo alla squadra ma, soprattutto, mentalità: il Catania sembra, infatti, essere guarita da quel “mal di trasferta” che da qualche anno impediva agli etnei di fare il salto di qualità. Sa leggere benissimo le partite, azzeccando quasi sempre i cambi e rimontando più volte partite che sembrano ormai perse. Il suo Catania non parte mai battuto (a dimostrazione di ciò, ha fatto punti con Inter, Lazio, Juventus e Napoli, arrendendosi solo al Milan) e “l’aeroplanino” ha anche saputo rigenerare alcuni giocatori che sembravano nella fase calante della loro carriera. I rossazzurri sono la mina vagante del campionato SORPRENDENTE.

Lo Monaco, 7 Il coraggio di affidarsi ad un tecnico inesperto ed a giocatori “stagionati” si è rivelata azzeccata. È uno dei migliori dirigenti d’Italia e, ogni anno, effettua plusvalenze da capogiro SICUREZZA.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy