Di Benedetto rassicura tutti: “Sarà una grande Roma”

Roma, dieci giorni al derby. Il derby è sempre una partita importante, una stracittadina che determina e sancisce la supremazia calcistica di una delle due squadre regionali. Questo sulla carta, nella capitale è diverso. In palio non ci sono solo i tre punti, obiettivo apparentemente primario, in questo frangente si mettono sul piatto della bilancia anche emozioni che esulano dalla prestazione sportiva.

www.flickr. com

Lazio – Roma  è sfottò, grida sotto la curva, è la voce del proprietario del bar in centro che urla e strepita perché si vede dipinta la serranda giallorossa o biancoceleste, a seconda dell’esito della partita. Questo avviene perché, nella capitale, l’approccio e l’avvicinamento a tale tenzone viene vissuto ancora dando voce alla “panza” e non alla mente. Quindi accade che mettendo i sentimenti al primo posto, si assiste il più delle volte all’affermazione di una squadra sul campo, che determina anche l’affermarsi a livello cittadino, subordinando (metaforicamente) gli sconfitti anche nella quotidianità.
Il clima caldo è percepito non solo dai tifosi, che sfoderano mille scaramanzie ed amuleti per prepararsi all’evento, ma anche dalle squadre stesse che alimentano la miccia della competizione, avvalendosi delle dichiarazioni settimanali che fungono da contorno ad un piatto già rovente, che tutti avranno modo di gustare o non digerire la domenica. In questo botta e risposta generale ha detto la sua anche Thomas Di Benedetto, diventato ufficialmente presidente dell’as Roma il 27 settembre dell’anno corrente, ospite d’eccezione a Londra per un convegno sul calcio. Lo zio Tom – così chiamato nell’ambiente giallorosso – ha parlato a 360 gradi della sua Roma, mettendo a nudo le sue ambizioni e le sue priorità. Trasformare la Roma in un marchio globale, costruire una squadra che dà spettacolo con giovani talentuosi.
Questo è il leitmoitv che tutti sentono nelle orecchie, da quando lo zio d’America si è insediato nella capitale. Il modello Barcellona, ovvero un calcio spagnoleggiante fatto di passaggi rapidi e spregiudicatezza in avanti, sembra essere ancora in fase di rodaggio ed assestamento, anche se nelle ultime uscite si sono riviste tracce d’intesa. “Nel calcio i risultati economici seguono quelli sportivi, dunque per prima cosa dobbiamo poter contare su una squadra di valore”, ha ribadito il presidente che sembra avere le idee chiare, su quale debba essere il viatico che porterà nuovo lustro ai colori giallo ocra e rosso pompeiano. Rimane il fatto che la squadra dà l’impressione di essere ancora in fase- studio, è vero che contro l’Atalanta il gioco espresso è sembrato più che convincente, va sottolineato però che di fronte ai giallorossi domenica ci sarà una Lazio che non starà a guardare. I biancocelesti hanno rinforzato la squadra, aggiungendo qualità in attacco con Klose e Cissè, il centrocampo ha ritrovato Hernanes in una condizione più che buona e la difesa sembra comportarsi bene. La componente dell’affiatamento è quella che però più emerge nell’ambiente biancoceleste, a dispetto di quanto si possa affermare in quel di Trigoria.
La Roma si presenta con un volto nuovo, lo sa Di Benedetto ma non dispera, con un allenatore alla sua prima stracittadina e con il capitano che stringe i denti per esserci. Cosa diversa in casa Lazio, Edy Reja sa cosa significa disputare un derby a Roma ed anche il sapore amaro della sconfitta, non avendone vinto nessuno fin’ora. Quindi, tutto l’organico avrà fame di riscatto in questo contesto, che fin’ora ha visto gli aquilotti sempre uscire sconfitti dal campo. Inoltre tutti vengono da una rimonta in quel dell’Artemio Franchi, campo non proprio facile da espugnare.
Nonostante le premesse sfavorevoli ai giallorossi, l’americano si dice fiducioso sia per il derby che per l’avvenire romanista. Spera presto di tornare nell’elitè che conta, ovvero in Champions League, investendo nel mercato statunitense. “Da quando sono arrivato sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta perché la Roma ha potenzialità enormi. Ma vogliamo crescere passo dopo passo, l’eredità che abbiamo trovato non ci ha permesso in estate di prescindere dal bilancio. Ma sfruttando al meglio le nostre possibilità commerciali penso che l’introduzione del fair-play finanziario ci potrà agevolare“.
Le potenzialità della squadra sono riconosciute, investendo su un terreno fertile, in nome del fair- play finanziario, ci sono buone possibilità di un’ evoluzione positiva. L’obiettivo di mr America è quello di far “diventare la Roma una regina”, così dichiarò il 31 Marzo 2011. Vincere il suo primo derby da presidente, sarebbe di certo un ottimo inizio.

Un pensiero riguardo “Di Benedetto rassicura tutti: “Sarà una grande Roma”

  • Avatar
    7 Ott 2011 in 10:11
    Permalink

    un bell’articolo, scritto molto bene che riesce a far capire le dinamiche del derby anche a chi è a digiuno di calcio

    Risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy