Garrone è furioso: “Non permetterò mai più che i miei giocatori vengano trattati con regole diverse”

Non accennano a placarsi le polemiche in casa Samp.

Fonte: Tommaso Naccari

La sconfitta contro l’Inter (la quinta consecutiva) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sono chiare le recriminazioni dei blucerchiati, che tra gol in sospetto fuorigioco e espulsioni contestate, hanno deciso così, tramite il loro vicepresidente Edoardo Garrone, di contattare la redazione della Gazzetta dello Sport con una lettera aperta sul tema. Eccola:

Caro Direttore, le chiedo un po’ di spazio per una lettera indirizzata ai suoi lettori, tutti e non solo ai tifosi sampdoriani. Credo sia giunto il momento di proporre a quanti per amore, professione o interesse seguono il calcio, una riflessione profonda su come il fenomeno stia sgretolandosi davanti a una serie di evidenze che ne minano il valore più importante: la passione.

Guardando con la passione del tifoso e del presidente Inter-Sampdoria in televisione mi sono sentito per l’ennesima volta tradito – ha scritto Garrone Jr – Tradito sia come supporter sia come addetto ai lavori. Mi sono imposto una ‘pausa’ fisica dalla presenza in tribuna per non caricare di eccessiva tensione una situazione insostenibile come quella che ci vede ormai abbonati ai cartellini rossi a senso unico. Ma evidentemente non è bastato.

Non è abitudine della Sampdoria indossare i panni della vittima o alimentare lo scandalismo contro arbitri, Lega, federazione, poteri forti, media o chicchessia. Ci onoriamo di essere considerati una squadra simbolo di fair play e simpatia. Ma proprio per questo non tollero che un atteggiamento serio e responsabile sia considerato il lasciapassare per trattare la Sampdoria come una comparsa nella sceneggiatura destinata ai grandi attori del lungometraggio della serie A.

Non accetteremo mai più che i nostri atleti in campo non vengano trattati allo stesso modo, con le stesse regole e con la stessa dignità riservata a tutti i partecipanti del nostro campionato. Perché questo non significa far male alla Sampdoria, che con oltre ventimila tessere rappresenta la quinta piazza in Italia per numero di abbonati, e ai suoi straordinari tifosi. Significa far male al calcio. E questo non lo permetteremo“.

4 pensieri riguardo “Garrone è furioso: “Non permetterò mai più che i miei giocatori vengano trattati con regole diverse”

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    2 Nov 2012 in 12:21
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    questo è giocare contro l’inter, milto sviene rigore ed espulsione… che schifo

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    2 Nov 2012 in 12:25
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    come sviene?? x chiara azione da rete il regolamento prevede il fallo (in questo caso rigore) e l’epulsione per il difensore reo…

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    2 Nov 2012 in 13:00
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    Rigore+rosso ci stanno alla grande. Se il regolamento dice questo, la colpa non è dell’arbitro. Se Costa è un imbecille del calcio, le colpe sono di Garrone che l’ha preso e di Ferrara che lo fa giocare. Per non parlare poi del contropiede che hanno preso sull’1-1: roba che neanche in CND…

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