Idee Partenopee: C’era una volta il “partita dopo partita”…

È un periodaccio. Di quelli che non te ne va bene una.
E nel segmento di tempo in cui la sorte ti volta la faccia, manca la determinazione. Manca quella convinzione che ha sempre identificato il Napoli di Mazzarri.

Nei primi due anni di Walter come direttore dell’orchestra azzurra, si sono sprecate metafore, allegorie e complimenti. Si è creata la zona Mazzarri, emblema di una squadra che gettava il cuore oltre l’ostacolo. Che magari non vinceva tutte le partite ma imponeva il proprio ritmo, ci provava fino in fondo. Dava senso e valore ai minuti di recupero.

Idee Partenopee

Poi cosa succede? L’atteggiamento di Mazzarri conquista a tal punto da essere imitato, sia nel modulo sia nell’atteggiamento (i difensori accompagnano le azioni offensive, gli attaccanti devono dare una mano a tutto campo). Una sorta di calcio totale bis (senza scomodare troppo il grande Vinicio, al quale pure viene accostato il tecnico di San Vincenzo). Gli altri lo imitano ( la Juve su tutti) e il Napoli lo disimpara.

Senza voler fare dietrologie o ipotesi da bar, questo spirito di cui grinta e cuore erano i pulsori principali, non è più un’arma visibile.

Da un lato ci sono gli errori : in Olanda, in Ucraina, contro il Toro. Regali che di solito si concedono una volta a lustro. Il Napoli ha anticipato le pratiche natalizie due mesi prima. E ha deciso di dispensarne in giro per il globo

Dall’altro c’è la sfortuna : i gol di Carmona e Pogba sono l’esempio di come la fisica del calcio spesso può avere leggi non universali.

La fortuna peró dicevano gli antichi sorride ed aiuta gli audaci. Dunque dietro ogni segnale negativo c’è sempre un mea culpa da recitare. Le responsabilità vanno equamente divise tra tecnico, squadra e società che devono ri-unirsi e trasmettere alla squadra certezze e non ipotesi “sabbatiche”.

Qui non si tratta di essere ottimisti o pessimisti. Il Napoli è in piena corsa per tutto. Ma ovvio che se vuole rimanervici deve cambiare atteggiamento.

Affrontare partita dopo partita ogni impegno. Come fosse una finale ogni volta. E il fatto che Mazzarri non parli più in questi termini, non lo dica più nelle sue conferenze è un altro piccolo segnale di cambiamento

Forza e coraggio. Queste le due parole chiave per uscire da questo periodaccio. La forza di reagire e di imporsi sul campo. Il coraggio di osare, di tornare ad avere un pizzico di incoscienza sul rettangolo per mettere in crisi gli avversari. E magari divenire nuovamente simpatici agli occhi della dea bendata.

Un saluto azzurro a chi nel cuore ha il Napoli e nella mente Idee Partenopee.

 

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