Idee Partenopee: Il Napoli spreca, la Roma raccoglie. Ma c’è un aspetto positivo nella sconfitta…

Arriva la prima sconfitta azzurra anche in campionato.
La Roma di Rudi Garcia continua il suo micidiale ruolino di marcia con l’ottava vittoria di fila.
Chi ha visto la gara però non può fermarsi al risultato e alla statistica pensando che la Roma è stata più forte del Napoli, visto che il derby del sole s’è lasciato alle spalle non poche sfumature e considerazioni doverose.
Giallorossi molto compatti e concreti. Sì. Azzurri che hanno saputo fronteggiare tuttavia senza timore alcuno la spavalderia di Totti, la velocità di Gervinho, le geometrie di Pjanic e i muscoli di De Rossi e Benatia. Primo tempo imploso. Con il Napoli però che ha due preziosissime occasioni per andare in vantaggio: una finisce sui piedi di Pandev che si fa ipnotizzare dal suo ex portiere e dopo la cavalcata olimpionica dalla trequarti in su scarica sulle mani di Morgan una delle dei più ghiotte opportunità che capita ad un attaccante, il vis a vis con il portiere avversario. L’altra a Lorenzino Insigne che si fa prendere dalla foga di voler concludere l’azione e scarica sul palo esterno un altro vis vis, stavolta defilato con De Sanctis.
Risultato: due palle gol nitide e limpide sprecate con scarsa lucidità.

 

 

Idee Partenopee
Idee Partenopee

Si fa male Totti entra Borriello. Si fa male Britos entra Cannavaro. Due napoeltani in campo che useranno l’esperienza in modo diverso. Il primo, responsabile dell’infortunio di Britos, peraltro, capisce che la gara è talmente equilibrata che più che puntare al contributo tecnico c’è bisogno di un arricchimento agonistico per innervosire la gara e portarla sull’aspetto caratteriale. Intanto Gervihno, punta Paolo che non può fermarlo con la classe e lo deve stendere. Giallo per lui, punizione per la Roma, che Miralem Pjanic, ispirandosi al suo maestro Juninho, non sbaglia centrando un angolo quasi impossibile da coprire per il portiere.
Per la prima volta in questo campionato il Napoli va in svantaggio. A primo tempo scaduto. Una “punizione” severa per l’equilibrio della gara.
Nella ripresa la Roma ha il vantaggio psicologico del risultato , tuttavia inizia a venir fuori il palleggio degli azzurri che manovrano, crossano, s’inseriscono ma mai riescono a impensierire seriamente una solida retroguardia avversaria.
E poi l’episodio: Borriello in area sente di essere abbracciato da Paolo, il quale se ne accorge e immediatamente lo lascia, ma Marco usa l’esperienza e la slealtà (sportiva), continua e tenere la maglia di Paolo, capisce che il cross non lo potrà raggiungere e si tuffa in area. Un arbitro attento avrebbe ammonito l’attaccante. Orsato, non aiutato dalla sua posizione e dall’uomo d’area, fischia il rigore e ammonisce per la seconda volta Cannavaro. Due a zero e undici contro dieci. Qui finisce la partita. L’ingresso di Higuain è impercettibile in uno scorcio di gara che vede poi la Roma caricata dal risultato e dalla superiorità numerica.
Maradona dalla tribuna assiste sbigottito. Non è il solito Roma-Napoli cui lui era abituato. E soprattutto alla prima da tifoso allo stadio avrebbe auspicato una vittoria azzurra.

 

La sconfitta serva da lezione perchè la Roma ha sfrutatto gli episodi e il Napoli li ha snobbati. Non sono per nulla d’accordo con chi dice che s’è perso per colpa di Cannavaro, che certamente non ha offerto una prestazione convincente. Ma credo che più grave dell’atterramento di Gervinho nel primo tempo (già perchè sul rigore non è colpa di Paolo, ma bravura di Borriello e incompetenza dei direttori di gara) siano le occasioni sprecate da Pandev e Insigne che se l’erano pure confezionate a vicenda. Assist prezioso di Lorenzo per Pandev nel primo caso, bella verticalizzazione nel secondo caso del macedone per Insigne. Ecco perchè credo che la sconfitta sia figlia della maggiore concretezza che ha avuto la squadra di casa, e va interpretata come un occasione di crescita per la stagione azzurra.
Rispetto alla prima sconfitta stagionale, quella di Londra, stavolta la squadra ha giocato, prodotto e sprecato. Ancora una volta senza il suo gioiello Higuain. Segnale di un gruppo che sta crescendo indipendentemente dai singoli. Questo forse l’aspetto positivo del derby del sole. Che ha lasciato comunque delle luci in mezzo a tante ombre.

 

Un saluto azzurro a chi nel cuore ha il Napoli e nella mente Idee Partenopee.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy