Il Campionato secondo Soccermagazine: Il triangolo…no?

Per una volta non vale il detto “Tra moglie e marito non mettere il dito“, perchè l’Inter, soprattutto quella vista contro la Fiorentina, il dito ce lo vuole mettere eccome.
E, come nelle migliori famiglie, Stramaccioni sa che un po’ di irrequietezza non potrà che far bene a questo campionato.
I nerazzurri colgono, contro una eccellente e sempre poco concreta Fiorentina, il quarto successo in campionato, trionfando finalmente al San Siro,  ed acciuffando un terzo posto provvisorio che, senza lo scivolone interno con il Siena, avrebbe potuto essere molto più prolifico.
Se Cassano resta su questi livelli e si riesce a portare a casa il bottino pieno nonostante l’imprecisione momentanea di Milito, Moratti può stare tranquillo; nella corsa ai primi posti ci sono anche loro.

Fonte: inter.it

 

 

Corsa ai primi posti che, al momento, esclude una Roma troppo brutta per essere vera.
Uno stop contro la capolista ci può anche stare, ma sono le modalità più che l’esito finale a frenare la crescita dei giallorossi; il blackout totale dello Juventus Stadium ha falsato una partita che in partenza doveva essere spettacolare e (almeno un po’) equilibrata, e che invece s’è trasformata nella partitella del giovedi per i bianconeri.
Conte/Carrera (fate voi) hanno invece superato l’ostacolo Zeman senza alcuna difficoltà.
Il ritorno del boemo nella tana del lupo è stato l’unico motivo d’interesse dell’intero match; a lui sta adesso riprendere ciò che resta di questa squadra e trasformarla in un concetto di gioco che, almeno in teoria, segua le direttive neanche troppo velate di questo allenatore.

 

 

Se Torino ride, Napoli non piange, anzi.
E nonostante l’inserimento dell’amante nerazzurra, sono gli azzurri dell’esagitato Mazzarri a sembrare i più accreditati per far coppia coi bianconeri in testa.
Fin quando durerà la storia d’amore?
Fino a che la difesa resterà la migliore del torneo e contemporaneamente la squadra conterà sul capocannoniere del campionato, allora il tecnico livornese (ed anche il suo sempre più impegnato vice) potrà dormire sonni tranquilli.
La gara non del tutto veritiera di Genova, con una Samp ai limiti della perfezione per oltre un’ora di gioco, regala però convinzione ad entrambe; i padroni di casa non escono ridimensionati dal primo stop stagionale, gli ospiti mettono a frutto l’esperienza invocata dall’ambiente.

 

 

Ad essere raggiunta dall’Inter è stata la Lazio che, dopo lo scivolone del San Paolo, si rimette almeno in ginocchio approfittando del non troppo impegnativo scontro son il Siena.
La gara dei biancocelesti, pur vittoriosa, non ha restituito però l’immagine della squadra compatta e sicura di se vista due sole settimane fa; menomale che c’è Ederson a regalare il primo sorriso con questa maglia e che Pegoli non controlli il corpo in uscita su Klose – invitato nuovamente al caso di coscienza dopo l’episodio di Napoli -, altrimenti Paci avrebbe potuto affondare definitivamente le sicurezze di Petkovic e dei suoi.
Menzioni d’onore della settimana vanno senza dubbio al Torino straripante di mister Ventura e ai ritorni al gol di Gilardino e uno straordinario Miccoli, a cui Bologna e Palermo si aggrappano per approdare sui lidi della tranquillità.
Quando l’usato garantito conviene.

 

 

È tempo dunque di chiudere a chiave la porta di casa, lasciare i lidi patrii per affidarsi agli scenari internazionali.
L’esordio in Champions dello Juventus Stadium profuma di storico, mentre nelle estese steppe russe il Milan dovrà far bene attenzione ai tranelli italici di una vecchia conoscenza come Spalletti che proprio alla panchina rossonera sembra puntare per il suo trionfale ritorno in terra natia.
Tra Champions ed Europa League anche il giovedi è da trascorrere tra le gradinate e il televisore.
Perchè sarà anche bello imporsi in casa, ma vincere in trasferta può fare la differenza.

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