Inter, Handanovic: “Siamo una squadra, siamo migliorati!”

Samir Handanovic, portiere nerazzurro, con sole 4 reti subite è, insieme a Morgan De Sanctis, il portiere meno battuto di questo inizio di Serie A.

Fonte immagine: Inter.it
Fonte immagine: Inter.it

 

 

Quest’oggi lo sloveno ha rilasciato un’intervista a SkySport24, dicendo di non pensarci poichè “se se ne parla, poi accade il contrario e la prossima volta cambia tutto. Speriamo solo di continuare così. Se mi chiedete a che punto siamo, non so rispondervi, so solo che stiamo migliorando. Sono passate poche partite, l’importante è ragionare di squadra. Siamo all’inizio, non vuol dire niente, adesso c’è un blocco di 3 partite che, a mio parere, ci dirà tanto. Dirà anche se l’Inter può lottare per lo scudetto? Non lo so, il campionato è lungo. Noi dobbiamo ragionare al momento, domani, dopodomani, venerdi“.

 

Che cosa sia cambiato rispetto al passato prova a spiegarlo lo stesso Handanovic andando oltre il solo merito della difesa e del portiere: “E’ soprattutto merito di squadra, se arrivano meno tiri è merito del gruppo e anche dell’allenatore. E’ aumentata anche la nostra convinzione. Rispetto allo scorso anno è solo bravo Mazzarri o ci impegnamo di più anche noi? Tutto, ma credo che la convinzione parta soprattutto dall’allenatore, non aggiungerei altro“.

 

Una squadra migliorata in tanti aspetti, anche se una mentalità perdente, l’Inter non l’ha mai avuta: “Gli atteggiamenti si vedono mese dopo mese e alla fine te li ritrovi, ma non parlerei di mentalità perdente. Quella non l’abbiamo mai avura“.

 

Sull’assenza delgli impegni europei: “Sinceramente credo che un anno cosi ci voleva, sia utile per ricostruire tutto. Quest’anno dobbiamo puntare a riconquistare le coppe“.

 

Si parla anche delle questioni societarie legate all’Inter e se queste abbiano più turbato o più compattato la squadra: “Quando il giocatore va in campo non pensa a queste cose. Non ci ha destabilizzato come si diceva“.

 

Infine, questione razzismo: “E’ sempre esistito, – spiega il portiere nerazzurro –, ma a me non interessa più di tanto, comunque non ascolto i cori. Se vinco lo scudetto ho pronto un tatuaggio? No, non mi piacciono i tatuaggi“.

 

 

 

Fonte: inter.it

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