Inter, Vidic: “Serie A perfetta per me, vicino all’Italia già anni fa. Sulla fascia da capitano…”

“L’Inter è un club di grande tradizione, con una grande storia, con una grande bacheca. E’ un nuovo progetto a cui ho aderito, sono molto contento di essere qui”. Queste le prime parole rilasciata alla stampa da Nemanja Vidić (32), primo acquisto del mercato estivo dell’Inter di Erik Thohir, presentato quest’oggi ad Appiano Gentile.

Molti considerano questa tua scelta un passo indietro per la tua carriera. “Potevo venire in Italia diversi anni fa, oggi finalmente ci sono riuscito. Molti credono che questo sia un passo indietro per me ma credo che il calcio italiano si adatta molto alle mie caratteristiche. Vengo in uno dei migliori club europei, questo è un passo in avanti nella mia carriera. Condivido le idee del club, è stato questo il momento giusto di cambiare paese. Il calcio inglese è diverso da quello italiano, ma la Serie A resta un campionato molto valido”.

Cosa ti ha convinto ad accettare l’Inter? “Non ho parlato con direttamente Thohir, ho parlato con Marco Fassone che mi ha spiegato progetti ed idee per il futuro. Mi è stato trasmesso un certo entusiasmo, so che Thohir ha un progetto a lungo termine di 2 anni. Lui vuole mantenere l’Inter nei vertici del calcio, io condivido la sua idea”.

Al Man Utd eri capitano. Saresti pronto a diventare immediatamente capitano qui all’Inter? “Innanzitutto voglio conquistarmi il posto da titolare sul campo. Darò il meglio in allenamento, al Man Utd ho sempre dato il meglio a prescindere dalla mia fascia da capitano. Il mio modo di giocare non cambierebbe”.

Qual è il vero obiettivo dell’Inter nella prossima stagione? Conosci già qualcuno dei tuoi nuovi compagni e le idee tattiche di Mazzarri? “L’idea è quella di migliorare la posizione del club. L’Inter è giusto abbia grandi aspettative, vogliamo essere orgogliosi di noi stessi alla fine della stagione. L’anno scorso ho visto diverse partite dell’Inter. Non ho mai giocato in una difesa a 3, ma non cambierebbe nulla rispetto alla difesa a 4. Mi adatterò alle scelte del mister”.

Indosserai la maglia numero 15? Per anni l’Inter è stata molto argentina, ora può diventare un Inter slava? Si parla anche di Jovetic… “Non credo che la nazionalità di un giocatore importi più di tanto. Jovetic non lo conosco molto bene, dunque non posso esprimermi. Spero di avere il 15, non ho ancora parlato con i miei compagni”.

E’ meglio avere dei grandi difensori o un grande assetto difensivo? “La cosa importante sia il sistema di gioco in difesa. Per me è stata la stessa cosa quando sono arrivati nei miei precedenti club, le mie prestazioni dipendevano soprattutto dai miei compagni, sono loro che migliorano i singoli giocatori. Tutti i club devono ragionare in questo modo se si vogliono raggiungere obiettivi importanti”.

L’Inter è l’ultima tappa della tua carriera, oppure hai altri obiettivi? “Non posso dirlo ora, non so cosa può succedere in futuro. Sarò qui tre anni e mi focalizzerò su questa mia avventura per fare in modo che i tifosi e la dirigenza possano essere felice del mio lavoro”.

C’è un difensore dell’Inter degli scorsi anni col quale avresti voluto giocare insieme? “Nel passato l’Inter ha avuto grandi difensori, ma il merito dei successi passati è di tutta la squadra. Io vorrei essere parte della nuova difesa ed avere performance di altro livello così come accaduto a Cordoba, Samuel, Chivu, Lucio, Materazzi”.