Juventus, Conte in conferenza:” Niente alibi per i molti indisponibili, attacco mediatico su Barzagli. Pirlo va tenuto, siamo vicini alla Sardegna”

Alla vigilia dell’impegno di Livorno in programma nella giornata di domenica alle ore 15, Antonio Conte si presenta sereno e disteso in conferenza per rispondere alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa del centro sportivo di Vinovo. Il match si presenta alquanto complicato per i bianconeri, complici le molte defezioni tra squalificati (Ogbonna e Bonucci) ed infortunati come Isla, Barzagli e Lichsteiner.

Antonio Conte
Antonio Conte Fonte: Davide Denti

Antonio Conte inizia così in perfetto orario a rispondere alle domande:

Buongiorno Antonio. Hai qualcosa da dire sulla gestione della  sosta  da parte delle Nazionali?

“Non è stata una settimana semplice, perchè i calciatori impegnati con le Nazionali sono arrivati in tempi diversi, quindi abbiamo gestito la settimana  con lavori specifici differenti. Caceres è arrivato ieri, quindi è stato spedito in campo durante l’allenamento. C’è l’aspetto positivo, che avendo Nazionali in rosa, hai calciatori forti; l’aspetto negativo che quando ci sono queste settimane diventa molto difficile preparare il tutto in poco tempo”.

Volevo chiederle come sta Barzagli. E l’ipotesi di Vidal difensore centrale: si va in questa direzione?

“Riguardo Barzagli, è tornato dalla nazionale infortunato, pertanto non sarà disponibile. Ho visto che qualcuno a livello giornalistico ha fatto anche ironia sull’infortunio di Barzagli e dispiace perchè si vede cattiveria in chi scrive e dice cose non vere. Dispiace perchè Barzagli è un ragazzo molto serio, che tiene  alla Juventus e anche alla Nazionale. Non so quali saranno i tempi di recupero, se potrà esserci per il Copenaghen, secondo me è difficile. Comunque stiamo provando delle diverse soluzioni. Da questo punto di vista sono sereno perché c’è un’organizzazione che regge anche alla mancanza di calciatori, soprattutto nel settore difensivo. Non deve essere però per noi un alibi, anzi  un motivo in più per cercare di fare bene”.

Non so se vuoi fare gli scongiuri, ma nel caso di vittoria contro il Livorno sarebbe la migliore Juventus della gestione Conte. Dopo aver detto che mancava la fame, mancava questo, mancava l’altro. Volevo capire quali sono le differenze tra le tue tre Juventus. E poi se volevi dire qualcosa rispetto a quanto accaduto in Sardegna.

“Sì, diamo precedenza alle cose più serie. Rispetto a quello che è accaduto e che sta accadendo in Sardegna,noi tutti siamo vicini alla popolazione sarda. Purtroppo stanno accadendo dei fenomeni a livello climatico particolari.  A livello di solidarietà cerchiamo in questi momenti di non abbandonare chi è in difficoltà, essendo vicini non solo col pensiero. Se possiamo fare qualcosa siamo pronti in maniera solidale a dare una mano alla popolazione della Sardegna.  Per quanto riguarda l’altra domanda, innanzitutto cerchiamo di vincere a Livorno. Sappiamo che non è facile poichè troveremo sicuramente un ambiente caldo, hanno un allenatore giovane che ha dimostrato di essere molto bravo, vincendo un campionato l’anno scorso e confermandosi anche quest’anno. Sappiamo che domani troveremo delle difficoltà, perché chi affronta la Juventus affronta la partita della vita. Sicuramente è un ruolino di marcia straordinario, che solamente  la marcia spedita della Roma ha un po’ offuscata”.

Un giudizio sull’iniziativa che si sta concretizzando di portare i bambini nelle curve quando queste sono chiuse. E sulla frase che ha detto ieri su Pirlo: “Che Dio ce lo conservi a lungo”. Secondo lei, Marotta  glielo conserverà a lungo?

“Per quello che riguarda Andrea, io penso che Andrea in questi due anni ha fatto delle cose importantissime, straordinarie. E’ un calciatore importante per noi, un campione. E mi auguro che lui possa avere sempre la stessa fame, la stessa intensità, la stessa voglia che ha avuto in questi due anni e  in questa prima parte della stagione. Quando dico ‘mi auguro che ce lo conservino a lungo’, sotto tutti i punti di vista, calcistico, di comportamento,  motivazionale, perché è un campione e i campioni sono importanti se si vuole vincere. Sui tifosi a me dispiace che non ci siano, la parte calda del tifo, perché è il cuore pulsante dello stadio, sono coloro che in tutti i momenti ci sospingono. Non averli per due partite sicuramente è un danno ingente che subisce la squadra. Adesso c’è questa iniziativa dei bambini  in curva che è qualcosa di bello. Mi piacerebbe che i bambini in curva fossero insieme ai tifosi, in un clima di grande educazione. Sarebbe quello lo spot ancora più bello e  una responsabilità per tutti”.

Che effetto fa sentire un giocatore come Pogba, che nel momento della consacrazione, la qualificazione in Brasile, la prima cosa che dice è: “Ringrazio Conte”.

“Io penso che Paul debba innanzitutto ringraziare se stesso, perché è con la sua testa che ha deciso di seguire un  percorso che l’ha portato adesso alla Juventus,  in una squadra dove ci sono tanti calciatori che possono dare un buonissimo esempio, dove c’è un allenatore che  ha un proprio iter  di insegnamento, dove c’è una società che  è presente.Lui ha le qualità per diventare un grandissimo, lo vuole diventare, l’importante è che lui ci sia sempre con la testa , perché ho visto tanti ragazzi,  potenzialmente più forti del sottoscritto, che alla fine sono finiti a giocare nelle serie dilettanti. E io che ero più scarso rispetto a loro, con la testa sono riuscito a fare tredici anni di Juventus. Questo a dimostrazione che oltre al talento ci vuole la testa sempre. Poi se vuole ringraziare anche me io sono contento di questo”. 

 FONTE: WWW.TUTTOJUVE.COM

 

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