Juventus, Conte in conferenza: ” La Roma è alle spalle, abbiamo un incontro difficile ma se vinciamo entriamo nella storia”

Alla vigilia del match del Sant’Elia tra Cagliari e Juventus, Antonio Conte si presenta in sala stampa al Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei giornalisti.

E’ sbagliato dire che dopo il 3-0 alla Roma, oggi inizia un altro campionato? Per voi e per tutti gli altri?

“Per noi il campionato continua, è importante dare continuità e seguito a quella vittoria dato che ogni partita vale tre punti. Domani sarà un impegno molto ostico e probante”.

Ci pensi al record delle undici vittorie che vi farebbe entrare nella storia? Cosa pensi della Roma che prende Nainggolan e del Napoli che si muove? Rimani sempre senza richieste sul mercato?

“Riguardo il mercato non entro nel merito, per qualsiasi cosa chiedete al direttore che se ne occupa in prima persona. Sui record invece, quest’anno ci siamo superati e abbiamo battuto il nostro record di nove, eguagliando quello delle stagioni 30′-35′; rimango però dell’idea che i record sono fini a se stessi se poi non si porta a casa la vittoria finale. Sono comunque numeri incredibili che testimoniano cosa stia facendo questa Juventus, da un punto di vista davvero storica”.

Molti giocatori, come Vidal, Pogba, Pirlo hanno affermato che grazie a te sono cresciuti moltissimo, da un punto di vista tattica e di organizzazione. Facendo una riflessione di questo tipo, quanto influenza la capacità di un allenatore su un futuro di un calciatore?

“Se i miei calciatori dicono questo mi fa sicuramente piacere, lavoriamo per migliorarci e per far crescere il gruppo. Sicuramente un calciatore valuterà i pro e i contro della sua scelta”.

Domani Caceres giocherà al posto di Barzagli? Pepe come sta?

“Caceres rappresenta un’ottima soluzione, perchè il ragazzo ha sempre disputato delle ottime prestazione quando l’ho chiamato in causa. Su Pepe sono molto contento perchè sembra abbia finalmente preso la strada giusta per il ritorno, dando continuità agli allenamenti con intensità, perciò sono contento per lui perchè so quanto ami questo lavoro e per me perchè avrò una freccia in più nel mio arco”.

Che cosa ti piace del Cagliari e che effetto ti fa giocare in uno stadio con cinquemila spettatori dato che il Cagliari non ha il suo campo? Poi magari ci si lamenta dei campioni che non arrivano…

“In Sardegna mi trovo bene, amo quella terra, lì ho molti amici e mi fa piacere tornare qui da allenatore della Juventus. Giocare davanti pochi spettatori non è il massimo, la gente di Cagliari merita di andare allo stadio e sicuramente con noi lo avrebbero riempito. E’ un peccato, spero sia risolta la questione quanto prima. Il Cagliari è una squadra tosta e rocciosa: penso che Lopez stia facendo un ottimo lavoro e che stia lavorando molto bene. E’ una squadra quadrata tatticamente e davanti possiede bocche di fuoco importanti, come abbiamo visto noi l’anno passato. Hanno un reparto offensivo importante con Sau, Ibarbo, Pinilla, Cossu, un centrocampo con l’esperienza di Conti che è la mente, e dietro Astori che è un nazionale e Rossettini che conosco molto bene”.

Dopo la partita con la Roma si è parlato molto della superiorità tattica della Juve? Sei d’accordo o ritieni fuori luogo queste considerazioni?

“La partita con la Roma è ormai alle spalle, siamo testa e corpo sul match con il Cagliari che per noi è molto importante”.