Juventus-Lazio: è scontro sulla finale di Supercoppa

E’ scontro aperto tra Lazio e Juventus su data e luogo della finale di Supercoppa Italiana.

Foto di Peter23 - Wikipedia
Foto di Peter23 – Wikipedia

Le due società si sono incontrate ieri ai margini dell’Assemblea Ordinaria del Consiglio di Lega per cercare di trovare un accordo circa le possibili destinazioni. Sul tavolo della trattativa la candidatura di sedi sparse su mezzo emisfero. Da Pechino a New York, da Toronto a Torino passando per Dubai dove però si dovrebbe attendere dicembre per svolgere la partita. Alla fine, tra tanta incertezza, sembra abbia vinto la confusione. L’incontro si è concluso con un nulla di fatto ed un arrivederci a data da definire con un’alzata di voce da parte del patron biancoceleste Lotito. Ma andiamo con ordine.

Il match che vede opposte la vincitrice del campionato e quella della Coppa Italia era in origine previsto per il 10 agosto a Pechino. La Lega Calcio ha infatti nel corso degli scorsi anni siglato un accordo che prevedeva l’organizzazione di tre finali del trofeo in Cina in un arco di cinque anni. Così, dopo la finale tra Inter e Lazio del 2010 e quella della scorsa stagione tra Juventus e Napoli, l’orientamento della Lega era quello di disputare anche l’edizione 2013-2014 della competizione a Pechino così da chiudere il capitolo cinese sia per guardare ad altri mercati sia perché dal prossimo anno chi vince la Coppa Italia potrebbe partecipare ai preliminari di Champions. L’accordo prevederebbe inoltre la spartizione tra squadre partecipanti e Lega Calcio di una torta da ben quattro milioni di Euro, cosa che ingolosisce non poco le parti in causa. Eccetto la Juventus.

 

I Campioni di Italia, infatti, si oppongono allo svolgimento della partita nella capitale cinese. Il fatto è che i bianconeri hanno già preso accordi per effettuare una tournée negli Stati Uniti in quel periodo e dunque stanno cercando in tutti i modi di convincere la Lazio e la Lega Calcio a vagliare una soluzione alternativa. New York o il Canada sono le soluzioni proposte a Lotito che, viceversa, dal canto suo preme affinché il match si giochi in Cina. Il patron biancoceleste ritiene, infatti, che nessuna location sarebbe in grado di garantire un ritorno economico come quello di Pechino anche in termini di merchandising. A tal proposito sembra infatti che la dirigenza capitolina abbia già pianificato una serie di iniziative in merito.

La Lega sembra caldeggiare la posizione della Lazio ma allo stesso tempo cerca di fare da mediatore tra i due club che ieri sono arrivati allo scontro.

Claudio Lotito Fonte: Roberto Vicario - wikipedia.org
Claudio Lotito Fonte: Roberto Vicario – wikipedia.org

Innanzitutto, l’eccessivo temporeggiare ha fatto sì che fosse mancato il termine ultimo, la mezzanotte di ieri, per confermare agli organizzatori cinesi la data del 10 agosto. Dunque, se alla fine dovesse prevalere Pechino, il match si potrebbe giocare solo il 24 agosto. Scartata Dubai perché prevedrebbe lo svolgimento del match a dicembre, le ipotesi che rimangono in ballo sono New York ed il Canada, con location da definire ma che potrebbe presumibilmente essere Toronto. A meno che la Lazio non accetti di prendere in considerazione l’ultimo tentativo di mediazione dei bianconeri.

La Juventus, infatti, non disdegnerebbe poter giocare la finale in casa allo Stadium ma Lotito si oppone poiché ritiene che non sarebbero garantiti i medesimi introiti della trasferta in Cina. Ecco allora che Agnelli ha aperto ad una soluzione di ripiego. Disputare la partita in Italia a San Siro se non addirittura all’Olimpico di Roma con i bianconeri pronti a rinunciare ad una percentuale del compenso in favore dei capitolini. Lotito, che nel corso dell’incontro di ieri ha accusato Agnelli di “pensare solo al suo orticello” ha preso tempo riservandosi di comunicare a breve la sua decisione. Insomma, a due mesi dalla sfida la tensione è già alta.

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