Lazio, tempo di bilanci: manca ancora il cinismo per diventare grandi!
La Lazio in questo avvio di stagione un po balbettante nella prima fase e quindi convincente con i tanti risultati utili positivi, ma nella trasferta in Toscana contro l’Empoli, ha dimostrato ancora una volta i limiti della squadra di Pioli, che lontano dall’Olimpico sembra ancora una volta mancare di carattere e cinismo per poter fare il salto di qualità e diventare una grande squadra.
Nelle 6 partite stagionali lontano da casa la squadra di Pioli ha ottenuto 7 punti, con le vittorie a Palermo e Firenze, pareggiando in modo rocambolesco a Verona, ed infine perdendo tre sfide in maniera molto diversa, giocando bene ma mostrando limiti difensivi con il Milan, dominando a Genoa e la seconda giocando un tempo in maniera buona e crollando nella ripresa con l’Empoli. In casa invece, a parte la sconfitta contro l’Udinese, sono arrivate solo vittorie (4), contro Cesena, Sassuolo, Torino e Cagliari. Quello che sembra evidente è la mancanza di cinismo e cattiveria agonistica che è costata cara sia contro il Genoa al Marassi (dove è mancato soltanto il goal per vincere la gara, poi persa nel finale), che con il Milan (nonostante le grandi occasioni e la buona mole di gioco creata) e con l’Empoli nell’ultima giornata. Con il rientro dei vari titolari, come Basta, Radu, Gentiletti (per l’anno prossimo) oltre che Keità, la Lazio di Pioli potrà cercare di fare il definitivo salto di qualità ed imporsi alla spalle del duo Juventus-Roma come una possibile outsider per il terzo posto valevole per la Champions League, obiettivo, che con il Napoli di Benitez tornato su buoni livelli, sembra essere forse ancora poco realizzabile…