Lazio-Catania 3-1, le pagelle dei biancocelesti: Ederson e Lulic decisivi

Nel primo turno infrasettimanale della stagione, la Lazio stende 3-1 un Catania timido e quasi mai in partita.

Ecco le pagelle dei biancocelesti:
MARCHETTI 6 – Prova di ordinaria amministrazione per il numero 22 laziale che, salvo qualche uscita, non deve sporcare troppo i guantoni. Si avventura un po’ troppo in azioni palla al piede da libero vecchio stampo, ma lo fa sempre con discreto successo. Inoperoso.
CAVANDA 6 – Corre tanto come al solito ma, questa volta, non commette sbavature anche se una mano grossa gliela da l’attacco sonnolento del Catania. Preciso.
CIANI 6.5 – Altra prestazione interessante per il centrale francese, che tiene a bada prima Petkovic (l’attaccante catanese omonimo del coach biancoceleste) e poi Leto. I suoi interventi sono sempre precisi, sia palla a terra sia sulle palle alte. Roccioso.
CANA 5.5 – Propizia il pareggio al Catania grazie a un rinvio rivedibile e, oltretutto, rischia il secondo giallo alla fine del primo tempo. C’è da dire, comunque, che nell’occasione del pari degli etnei ha più meriti Barrientos che demeriti lui. Nella seconda frazione però, non commette errori. In crescendo.
PEREIRINHA 7 – La sorpresa del match: chiamato in causa da Petkovic all’ultimo minuto, il portoghese risponde “presente” e sfodera una prestazione sontuosa, ricca di propositività e diagonali difensiva. Non sarà il classico terzino arcigno, ma parla poco e svolge il suo compito più che bene. Ha anche il merito di servire a Ederson la rete dell’1-0. Bentornato.
ONAZI 6.5 – Un piccolo leoncino in mezzo al campo: a tratti è leggermente precipitoso, ma guadagnerà sicuramente molti più punti con l’esperienza. Rubapalloni.
LEDESMA 6 – Troppo lento nella prima frazione di gioco, poi quando entra Hernanes mette le geometrie in frigorifero e si dedica all’interdizione. Appare comunque un po’ stanco. Sufficiente.
CANDREVA 6.5 – Il solito. In campo mette sempre, inesorabilmente, tutto quello che ha. A volte pecca di egoismo, ma è un difetto che gli si concede volentieri. Turbo.
dall’89’ GONZALEZ S.V. – Un po’ di polmoni per i minuti finali.
EDERSON 7 – Prende palla spalle alla porta e via, testa bassa e pedalare. I suoi avversari non lo prendono mai perché si dimostra particolarmente ispirato. Oltre al gol realizzato, si sarebbe anche guadagnato un rigore che però l’arbitro non vede. Redivivo.
dal 76′ HERNANES 6.5 – Il “ricambio” di Ederson è senz’altro di qualità: prima sbaglia un destro in corsa a tu-per-tu con Andujar, ma a 20 secondi dalla fine incrocia un sinistro imprendibile che è da standing ovation. Caldo.
LULIC 6.5 – La Nord è tornata ad acclamare il suo nome. Il tiro con cui sigla il 2-1 è un misto di corsa, precisione e potenza che si insacca baciando il palo interno: una rete sicuramente importante, oltre che di spessore. Per il resto, assieme a Pereirinha, vince il “duello” con l’altra fascia in cui ci sono Cavanda e Candreva. Importante.
FLOCCARI 5.5 – Per i primi 25 minuti in campo è inesistente, poi inizia a svegliarsi ma non combina granchè. Polveri bagnate.
dal 70′ PEREA 6 – Sinceramente, un buon debutto. Entra in campo con un piglio strano: a tratti è timido, a tratti è spaccone ma riesce a duettare con la squadra senz’altro meglio di Floccari. In area sarebbe solo in una-due occasioni ma Candreva non gliela da. Benvenuto.