Lazio, Petkovic: “Potrebbe essere la mia ultima gara qui, serve una scossa”

Parla Vladimir Petkovic alla vigilia del crocevia della stagione per la sua Lazio: arriva il Livorno domenica alle 15, e i biancocelesti si giocano molto, con il tecnico finito irrimediabilmente sul banco degli imputati per una stagione molto al di sotto delle aspettative.

Petkovic
Fonte: calciocatania (flickr.com)

Dopo la presa di posizione di Hernanes al fianco del tecnico, ecco cosa ha detto Petkovic ai microfoni dei giornalisti: “Fanno piacere le sue parole, si vede da queste cose che stiamo facendo qualcosa di buono se si è espresso in questa maniera. Anche per questo dicevo che siamo abbastanza uniti, non è facile tenere 28 giocatori con motivazioni al top soprattutto quando non arrivano i punti. Ci vogliono due-tre scosse positive per far girare l’ambiente e la nostra consapevolezza”.

Sulla prossima gara:Questa partita vale come quella precedente,  tre punti che vogliamo prendere a tutti i costi. Dobbiamo fare gol, essere più cinici, il Livorno è messo bene in campo e si difende bene. Sul campo dobbiamo vedere una Lazio produttiva. Non è facile dare una scossa all’ambiente, che è sempre altalenante. Anche voi mettete sempre benzina sul fuoco e cercate di ottenere informazioni di più. Ma chi vuole bene alla Lazio, facendo così, forse dà un’ulteriore coltellata e mette in difficoltà ancor di più l’ambiente. Noi abbiamo tutto da perdere, sicuramente tutta la pressione è dalla nostra parte. Per loro va bene anche un punto, dobbiamo combattere tutte le pressioni e metterle in modo positivo sul campo. Dobbiamo essere più cinici sia in fase di possesso palla che senza”

Sul mancato arrivo di un vice-Klose in estate: “Sicuramente si è preso un certo rischio, forse anche calcolato, ma non si potevano prevedere tutte queste situazioni. Nel 2013 abbiamo avuto tante coincidenze e infortuni, è andato tutto storto. Adesso dobbiamo vivere alla giornata e dare tutto per vincere la partita di domani”.

Sulla possibile ultima gara con la Lazio, ecco cosa ha detto: “Potrebbe anche essere, fa parte del nostro lavoro. Vivo il calcio ogni giorno, come se avessi ancora dieci anni di lavoro con la mia squadra. Ma anche come se potesse essere l’ultima”.

 

 

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