Lazio-Sassuolo, la Curva Nord organizza la protesta contro Lotito

Studiata, preannunciata ed ora anche organizzata.

I tifosi della Lazio, che da anni contestano la gestione Lotito, hanno deciso di far sentire una volta per tutte la propria voce al patron biancoceleste. E l’occasione scelta è Lazio-Sassuolo, posticipo domenicale del prossimo fine settimana calcistico. L’iniziativa, nata dal web nelle scorse settimane, non sembrava destinata in un primo momento a riscuotere grande successo. Il match con il Sassuolo, infatti, sembrava non avere grande richiamo né per la risonanza dell’avversario né per l’infelice collocazione in notturna. Tuttavia, proprio la cassa mediatica della tv nonché il continuo rilancio dell’iniziativa nell’etere romano hanno fatto si che le vendite dei tagliandi per la sfida con gli emiliani siano, rispetto alla media biancoceleste, schizzate alle stelle. Dunque, numeri alla mano, la manifestazione si farà. A darne conferma e spiegare in cosa consisterà la protesta, in mattinata è intervenuto sulle frequenze di Radiosei, Paolo Signorelli, in rappresentanza della Curva Nord, storico feudo del tifo biancoceleste: “Ci sarà un corteo che partirà da piazza Maresciallo Giardino, all’altezza di Ponte della Musica: saranno appena 200-300 metri, lo scopo è quello di far partecipare tutti. L’orario del ritrovo sarà attorno alle 18-18.30, si entrerà tutti insieme e speriamo di raggiungere un numero importante. L’idea pacifica, per cui vorremmo coinvolgere anche i distinti, è quella di ricreare una coreografia particolare, alzando un muro di semplici fogli A3 o A4 con la scritta ‘Libera la Lazio’, sulla scorta di quanto visto in occasione della scenografia ‘100% Lazio’ di qualche anno fa. Poi, durante la partita, ci faremo sentire con la voce”.
Il presidente Lotito, abituato alla contestazione, non sembra preoccupato più di tanto. Anzi, cavalcando l’onda, ha anche fatto mettere in vendita i tagliandi per la Curva Sud che, generalmente, in occasione delle gare casalinghe della Lazio rimane chiusa al pubblico. Un po’ più preoccupate, invece, la Procura e la Prefettura che hanno confermato la scorta al patron biancoceleste anche per i prossimi sei mesi.