Mandorlini: “Vinciamo ancora per il presidente”

L’allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, si presenta per la conferenza stampa alla vigilia della sfida che opporrà Hellas Verona e Parma nell’ottava giornata del campionato Serie A TIM in programma domenica 20 ottobre allo stadio Bentegodi (ore 15).

Fonte: www.hellasverona.it
Fonte: www.hellasverona.it

 

Mandorlini pare ancora visibilmente commosso per la recente scomparsa dell’ex presidente scaligero Giovanni Martinelli e di conseguenza la partita con il Parma passa inizialmente in secondo piano: “Non volevo parlare in questi giorni, forse avrei dovuto farlo in Chiesa il giorno del funerale. Ma è stato un anno duro per me. Ho perso un fratello e ora il presidente, che è stato più di un presidente perché mi ha fatto entrare nella sua famiglia e in quella dell’Hellas. Ci aveva sempre abituato a riprendersi, anche se ultimamente ce lo aspettavamo da un momento all’altro. Alle persone bisogna volergli bene quando sono in vita, credo che noi lo abbiamo fatto tantissimo. A lui ci siamo attaccati tantissimo il primo anno, quando ha avuto la prima operazione e per lui abbiamo coniato un grido per noi, per la squadra e per il presidente. Oggi ci sentiamo più poveri perché non c’è più. Lui la forza la prendeva da noi, ma avveniva anche il contrario. E’ stato, sarà ed è la nostra anima. Ne abbiamo vinto tante di partite, ma speravamo che vincesse anche l’ultima, la più difficile”.

 

Il discorso passa, quindi, alle questioni prettamente sportive con il mister che spiega in che modo è stata preparato il match in una settimana così delicata: “La squadra conosce l’importanza della   partita, ma non si sa mai come può reagire dopo una sosta; è sempre un po’ un’incognita per tutti. Negli ultimi giorni abbiamo cercato di preparare bene la gara nonostante tutto quello che è successo.”

 

Gli avversari che arriveranno domenica meritano rispetto e Mandorlini vuole sottolinearlo: “E’ una partita molto difficile. Hanno una buona squadra che può contare su un giocatore di grande spessore come Cassano, e gli altri non son da meno, penso ad Amauri, Gargano,e poi forse rientra Biabiany..”

 

Si va quindi ad approfondire il discorso su Antonio Cassano, indicato come pericolo principale dell’attacco dei ducali da tenere sotto stretto controllo: “Cassano ha avuto tanti allenatori bravi e magari poteva fare meglio nella gestione di qualche eccesso, nonostante questo resta un giocatore incredibile, un vero talento. A chi non piacerebbe allenare un giocatore così?”

 

La chiusura della conferenza stampa è dedicata al momento positivo che i mastini stanno vivendo ed elogia lo spirito presente nello spogliatoio: “E’ sempre difficile trovare le alchimie giuste ma noi, per adesso,  ci siamo, anche se il campo fa in fretta a cambiare le cose. Credo comunque che le motivazioni siano alla base di tutto e siamo riusciti a trovare un equilibrio generale. Sarebbe bello portare questo spirito fino in fondo”.

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Salvatore Suriano

Redattore sportivo per passione, amo il calcio e lo seguo sempre con lo stesso interesse. Collaboro con SoccerMagazine dal luglio del 2013.

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