Milan, Colombo sta con Seedorf: “Serviva una scossa e lui l’ha data”

L’ex centrocampista del Milan, Angelo Colombo, ha dato alcuni consigli e ha dato il suo punto di vista sulla situazione in casa rossonera ai colleghi di Tuttomercatoweb. Colombo, classe 1961, 77 presenze e 7 gol in tre anni al Milan ha difeso le scelte della società di esonerare Allegri per affidare la panchina a Clarence Seedorf. Inoltre ha detto come secondo lui Balotelli ha ancora il tempo per dimostrare il suo valore.

Fonte cagliaricalcio.net
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Non per difendere Seedorf, ma il Milan era a due punti dalla zona retrocessione e ora invece è risalito in classifica e abbiamo migliorato un po’. Questa certo non è una soddisfazione e ora bisogna programmare per la prossima stagione, fissando obiettivi precisi. Al momento sento troppe critiche pesanti verso la squadra“.

 

Da Seedorf si aspettava qualcosa di più?

Sinceramente no, per lui questa è un’esperienza nuova. Condivido la scelta e non posso credere o pensare che lui non conosca la materia calcistica, anzi sono in pochi che la conoscono come lui. Il Milan è una grande società che saprà stargli vicino. Lo hanno chiamato perché le cose non andavano e perché la squadra necessitava di un cambio nel modo di giocare e questo c’è stato“.

 

Cosa pensa delle critiche a Balotelli?

Ci sono tante aspettative nei suoi confronti e se lui non le rispetta allora arrivano le critiche. Ovvio che da un ragazzo come lui, con le sue qualità, ci si aspetta sempre qualcosa di più ed è normale essere un po’ delusi dal suo rendimento. Però è giovane e ha un grande futuro davanti a se, che dipende sopratutto da lui“.

Fonte: sassuolocalcio.it
Fonte: sassuolocalcio.it

Ci possono essere preoccupazioni in vista dei Mondiali?

Sono due cose diverse e non penso che in questo momento Balotelli pensi ai Mondiali. Lo fra fra qualche mese quando ci avvicineremo al torneo. Dipende solo da lui conquistare il Brasile. Cosa gli sta succedendo? Bisognerebbe chiederlo a lui“.

 

Secondo lei al Milan i problemi societari incidono anche sulle prestazioni?

Non credo a questo. Sono cambiati tanti giocatori in questi anni, quasi nove undicesimi dal primo Milan di Allegri che aveva fatto bene. E in questi casi non è facile ripartire e ricostruire. Bisogna avere obiettivi chiari in testa e programmare il futuro nel miglior modo possibile“.

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