Napoli-Genoa 6-1: le pagelle degli azzurri

Il Napoli ritrova la vittoria dopo la sfortunata prestazione con la Roma. Nonostante l’assenza di Lavezzi vince, anzi stravince asfaltando il Genoa con 6 reti ad 1. Gli uomini di Mazzarri salutano l’anno solare con una gran vittoria portandosi a -8 dalla zona Champions.

Fonte: Danilo Rossetti

De Sanctis Voto 6: Quasi mai impegnato, spettatore non pagante di una partita in cui i suoi concedono pochissimo. Si fa trovare pronto sui pochi tiri avversari, ma  non può nulla sulla bellissima conclusione dal limite di Jorquera. Ottima iniezione di fiducia dopo gli scivoloni di sabato con la Roma.

Campagnaro 6.5: Serata facile per i difensori azzurri. Nelle poche volte in cui è impegnato riesce ad arginare sia Pratto che Caracciolo. Magari fossero sempre questi i reparti offensivi da affrontare….

Cannavaro P. 6.5: Vedi Campagnaro. Il capitano guida la difesa a testa alta, senza andare quasi mai in affanno. Dovrebbe cercare però di limitare gli errori in fase di impostazione, quando troppo spesso cerca il lancio lungo, talvolta sbagliando misura. Lascia il campo per qualche problema fisico al 67′. (Fernandez s.v.)

Aronica 6.5 : Serata di ordinaria amministrazione come i compagni di reparto. Chiude gli spazi sul suo lato fermando bene Pratto che riesce a metterlo in difficoltà solo in occasione del goal rossoblù. Si concede anche una sortita offensiva ma Hamsik non lo vede.

Maggio 7: Il laterale azzurro torna ad essere il pendolino cui eravamo abituati. Vince il duello contro il suo diretto avversario M. Rossi che però dimostra le sue precarie condizioni fisiche. Confeziona l’assist per Cavani in occasione del primo goal. Chiude l’anno con un ottima prestazione.

Zuniga 7.5: Il colombiano si rende protagonista di un’altra prestazione da incorniciare confermando il suo ottimo stato di forma. Corona la serata con un goal da cineteca, sicuramente il più bello dei 7. Salta gli avversari come birilli. Zuniga rappresenta una pedina importante per lo scacchiere del tecnico.

Gargano 7: Torna finalmente al goal (e che goal!) dopo che gli ultimi due li aveva fatti nel primo anno di Serie A. Il “Mota” dimostra ancora una volta di integrasi con Inler meglio del suo compagno Dzemaili. Si conferma il vero polmone di questa squadra.

Inler 7: Tutte le azioni partono dai suoi piedi. Si riprende dopo le opache prestazioni degli ultimi tempi, scrollandosi di dosso le critiche. Lo svizzero disegna le geometrie degli azzurri, sfruttando anche le mancanze del centrocampo avversario.(Dzemaili 6.5: Gioca sia nei 3 d’attacco che a centrocampo. Partecipa sia in fase di possesso che di copertura. Cerca anche la via del goal senza trovarla. Serata positiva.)

Hamsik 8: Lo slovacco conferma la condizione super in cui l’avevamo visto con la Roma, con la differenza che stavolta non sbaglia, ma timbra il cartellino. Tesse il gioco tra centrocampo e attacco, si fa trovare sempre al posto giusto in tutte le occasioni. Questo è il Marek che vorremo vedere sempre. A volte si abbandona ad eccessi di altruismo: se puntasse maggiormente la porta potrebbe spostare ancora di più gli equilibri.

Pandev 8: Non fa assolutamente rimpiangere il compagno Lavezzi, compito non facile viste le ultime prestazioni del pocho. Come Hamsik, anche il macedone conferma lo stato di grazia. Quando parte palla al piede spacca in due la squadra avversaria. C’è il suo zampino sui goal di Hamsik e sul secondo di Cavani. Il numero 29 azzurro sembra essere tornato quello che faceva gioire i tifosi di Inter e Lazio. Mazzarri forse ha davvero trovato il quarto tenore. (C. Lucarelli s.v.)

Cavani 8.5: Alla faccia di chi parlava di un Matador in crisi. Cavani segna due reti da punta vera spazzando via i dubbi sulle sue condizioni. Aiuta la squadra in fase di possesso, e non sbaglia un movimento. In una serata così gli si possono perdonare i due errori che non gli permettono di portarsi il pallone a casa. Con nove goal in campionato si conferma l’imprescindibile bomber di questa squadra.

Mazzarri 7.5: Il ciclone Napoli abbatte il Genoa. Le ripartenze di Pandev e le iniziative di Hamsik, coadiuvate dalla freddezza di Cavani chiudono subito la partita. La pochezza della squadra di Malesani è palese, ma il merito è soprattutto degli azzurri e del suo tecnico; quest’ultimo scaccia le critiche e le voci che lo vorrebbero in rotta con la squadra. In occasione dei due goal Cavani lo abbraccia come un padre: basterà  questo a fermare i detrattori?

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