Nenè chiama, Higuain (rigore) risponde. Al Sant’Elia, termina 1-1 tra Napoli e Cagliari

Nenè chiama, Higuain risponde. Napoli e Cagliari si dividono la posta. Alla rete del brasiliano, risponde “El Pipita” dagli undici metri.

Fonte: foto-calcio-napoli.it (Danilo Rossetti)
Fonte: foto-calcio-napoli.it (Danilo Rossetti)

I padroni di casa partono con l’acceleratore premuto, aggredendo fin da subito l’avversario. Dopo appena cinque minuti, viene annullata una rete a Nenè per fuorigioco. Il brasiliano fa le prove generali del goal che arriva una manciata di minuti più tardi. Dagli sviluppi di un calcio piazzato, Astori resta in posizione offensiva: il difensore della Nazionale raccoglie il lancio di Nainggolan, sfrutta la defezione di Maggio e serve Nenè che insacca da distanza ravvicinata. Lo stesso Nenè sarà costretto ad abbandonare il campo per infortunio poco dopo, lasciando il campo a Pinilla. La formazione di Benitez incassa il colpo e reagisce. Nel giro di sessanta secondo ci provano Higuain e Pandev senza successo. Al sedicesimo,ancora un brivido per gli ospiti con Nainggolan che si divora il raddoppio davanti a Reina: il suo sinistro al volo viene parato in due tempi dallo spagnolo. Il Napoli però attacca e trova il pari al minuto diciotto. Astori atterra in area Pandev: per il direttore di gara è calcio di rigore. Palla da una parte, portiere dall’altra: Higuain trasforma, Avramov battuto. Gli azzurri continuano a macinare gioco, ma il Cagliari non si disunisce, arginando la manovra partenopea soprattutto con la fisicità. Higuain spara alto il pallone del vantaggio, vanificando l’assist di Maggio. La formazione di Lopez risponde con il tiro centrale di Nainggolan dalla distanza, facile presa per Reina. Nel finale di frazione, anche Reina è costretto ad uscire per problemi fisici. Al suo posto, Rafael.

Gli azzurri mantengono il pallino del gioco. Nei primi minuti della ripresa però, il ritmo di gioco si abbassa notevolmente. Al 55′ guizzo di Pandev, che salta un uomo, mette al centro ma Insigne non si fa trovare pronto. Col passare dei minuti, il Napoli cresce. La squadra di Benitez a poco a poco, alza il baricentro e mette pressione all’avversario. I sardi si chiudono, affidandosi alle ripartenze. A venti minuti dal termine, avviene l’episodio chiave del match. Callejon colpisce al volo dopo una respinta su punizione: lo spagnolo sigla una rete magnifica che però viene annullata per un fuorigioco di Albiol al limite. Nemmeno le immagini chiariscono l’arcano. Il Napoli scopre il fianco e la compagine isolana punge in contropiede. All’80’ Pinilla sovrasta Revelleire in elevazione e il suo colpo di testa termina di poco a lato. Il tempo passa. I partenopei attaccano in massa, ma non riescono a rendersi pericolosi. La grande occasione arriva ad un giro di lancette dallo scadere. Sul traversone di Maggio, la difesa buca; la palla finisce sui piedi del neo-entrato Mertens. Il belga fa partire un sinistro che esce di pochissimo. Sulla conclusione dell’esterno ex Psv, si infrangono i sogni di gloria azzurri. L’ultimo squillo è di Sau; il tiro è troppo debole per impensierire Rafael.

Il risultato non cambia. Finisce 1-1 al Sant’Elia. I padroni di casa centrano il sesto risultato utile consecutivo. Il Napoli fallisce l’occasione di agguantare provvisoriamente la Roma al secondo posto.

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