Noia e rassegnazione fanno un pareggio: Udinese Napoli 1-1

Il clima di una partita di fine campionato si respira già prima del fischio d’inizio.

Foto di Danilo Rossetti
Foto di Danilo Rossetti

Udinese e Napoli hanno probabilmente già definito l’obiettivo ultimo di questo campionato e scendono in campo a mente sgombra e con una certa tranquillità. Guidolin lascia fuori Di Natale non al meglio affidandosi a Muriel punta centrale. Benitez da ancora spazio al turn over con l’esclusione di Albiol, Jorginho e Higuain sostituiti da Reveilleire, Bherami e Zapata. Pronti-via, dopo 23 secondi, Pinzi si becca un’ammonizione lampo per un intervento da tergo su Ghoulam che aveva trovato un interessante varco di inserimento. All’undicesimo Insigne  si guadagna un calcio di punizione dal limite e, sugli esiti, scalda i guanti a Scuffet che respinge distendendosi a terra. Il Napoli comincia subito, dunque, a far sentire una buona pressione ai bianconeri risultando padrone del campo e intenzionato a fare risultato. Al 21° anche l’Udinese si fa viva dalle parti di Reina con Badu che, su passaggio filtrante di Muriel, finisce la sua corsa sul portiere azzurro in uscita. Al 24° il Napoli è protagonista di una travolgente azione in velocità che si conclude con un colpo di testa da fuori area di Marek Hamsik che il portiere dei padroni di casa blocca, però, senza difficoltà. Tre minuti più tardi, gli azzurri arrivano con una serie di fraseggi di fronte a Scuffet ma Insigne cicca clamorasemente la palla graziando l’Udinese. Al 30° i bianconeri emulano il tentativo degli ospiti ed è ancora Badu a mettere fuori un colpo di testa sotto misura. Al 38° il Napoli va in vantaggio: Ghoulam batte lungo un fallo laterale e la sponda di Zapata è diretta sul secondo palo dove Josè Callejon si coordina perfettamente, fa rimbalzare il pallone ed infila un bellissimo diagonale volante alle spalle di Scuffet. Calvarese fischia la fine del primo tempo senza recupero mandando il Napoli negli spogliatoi in vantaggio di un gol. I partenopei iniziano il secondo tempo come avevano finito il primo con Zapata subito diretto verso la porta di Scuffet; ma il colombiano incespica sul pallone e getta via una buona occasione per il raddoppio. Al 51° Insigne viene pescato in area dalla sinistra e, solo davanti a Scuffet, apre troppo il compasso del suo piatto destro mandando il pallone fuori con annesse lamentele dell’accorrente Callejon. Al 53°, a sorpresa, l’Udinese pareggia con Bruno Fernandes. Reina sbaglia il passaggio con i piedi verso Bherami e ne approfitta Pinzi che, nella totale confusione della difesa azzurra, serve il centrocampista portoghese permettendogli di realizzare il suo quarto gol in stagione. Riecco il solito Napoli pasticcione e confusionario. Con il gol l’Udinese ristabilisce la parità e prende coraggio. Lo dimostra il nuovo approccio alla gara degli uomini di Guidolin che provano ancora di impensierire la porta avversaria con diverse volate offensive di Muriel. Al 66° Benitez decide di cambiare qualche carta in tavola sostituendo uno spento Zapata con Goran Pandev. Tre minuti dopo, proprio Pandev viene atterrato in area da Domizzi ma Calvarese lascia correre tra le proteste del macedone. Al 73° esce anche Bherami per lasciare spazio a Jorginho con l’intento di Benitez di recuperare il pallino del centrocampo. L’Udinese, però, continua a fare gioco ed al 76° Pereyra infila Reina per la seconda volta ma il brasiliano è in fuorigioco e Calvarese gli annulla la segnatura. Al 79° entra anche Dusan Basta rilevando uno stanchissimo Hertaux. Un noioso secondo tempo volge al termine senza particolari emozioni da annotare sul taccuino. A due minuti dalla fine Calvarese manda Fernandez sotto la doccia per doppia ammonizione dopo un fallo su Gabriel Silva. Benitez corre subito ai ripari tirando fuori un Hamsik ancora lontano dalla forma ottimale e sostituendolo con Raul Albiol. La girandola delle sostituzioni anticipa l’indicazione dei tre minuti di recupero che non cambieranno il risultato ormai consolidato. Il risultato non tradisce le aspettative di una sfida poco divertente e poco interessante, anche per le stesse squadre in campo. L’Udinese, dopo una stagione mediocre rispetto ai suoi standard degli ultimi anni, mette in cassaforte un altro punto per la tranquillità di una salvezza ormai raggiunta lasciando ancora in panchina un Di Natale il cui futuro sembra essere fuori dal rettangolo verde. Il Napoli è ormai alle solite. L’ottimo primo tempo dei Benitez boys viene offuscato da una ripresa intangibile e senza convinzione. L’inusuale errore di Reina poi, contribuisce a definire l’ennesima giornata no ed a condannare un Napoli che non ne vuole sapere di risorgere, nemmeno di sabato santo.

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