Novara: intervista natalizia a Attilio Tesser: “Inzaghi? Il sogno”

Durante la pausa e prima di Natale, Attilio Tesser si confida in un’intervista a Radio Sportiva.

Queste le sue parole:” Al di là del campionato di oggi di sofferenza penso prevalga la soddisfazione per il ritorno in serie A dopo 55 anni. Con l´anno nuovo vogliamo prenderci la soddisfazione della salvezza, sarebbe come uno scudetto. Lo stiamo dimostrando che possimao starci in A, mi paicerebbe avere 3-4 punti in più. Meno quella dell´Olimpico ce le siamo giocate tutte e siamo ad una sola partita dalla salvezza, l´importante è essere rimasti agganciati al gruppo”. Alla domanda sul suo stile di calcio ecco la risposta:” Sono convinto che solo se sei propositivo riesci a fare risultato perchè tanto con squadre grandi rischi sempre di perdere ed è l´unico modo. Il livello secondo me si è alzato rispetto a qualche mese fa. Niente barricate“. 

I sogni di mercato:” Due-tre innesti li faremo, sperando che possano contribuire a portare esperienza e qualità. Allenare Inzaghi? Sarebbe una bella emozione: è un giocatore che qualunque tecnico vorrebbe allenare, so che è un grande professionista ed è importante per calarsi iuna relatà di provincia come la nostra. Sarebbe bello, è un sogno, ma lo è per tanti. L´ho detto pubblicamente che se fosse possibile, diciamo che noi siamo interessati. Speravamo che gli altri Meggiorini, Morimoto, Granoche ci dessero quei gol che ci mancano, ed hanno ancora tempo per farlo. Rubino è partito come quinto ma quando ha avuto l´occasione non ho esistato a dargli le sue chance. Non penso che Mazzarani vada via, noi dobbiamo prendere qualcuno, non c´è motivo che parta, sta facendo bene e giocando molto e noi crediamo in lui”.

E sul calcio scommesse:” L´impressione più forte è la tristezza. Poi la giustizia farà il suo corso. Ma chi ha sbagliato paghi ed una volta per tutte bisogna finirla. Non so se legalizzando le scommesse si sia arrivati a questo. Non mi è mai capitato di percepire quest cose, forse si è talmente concentrati sulla partita e sul lavoro, ma io non mi sono mai accorto di nulla e quindi rimango sbigottito”.