Inter, il Pagellone del 2011: Julio Cesar il top, Milito e Gasperini i flop

Di quella calda e umida serata del 6 agosto a Pechino, nel derby di Supercoppa contro il Milan, resta soltanto il primo tempo positivo con tanto di gol di Snejider, a ricordare che l’Inter del Triplete stava laciando spazio ad una squadra che di glorioso ha solo il recente passato.

Foto: Antonio Zaza

Il Milan fece suo quel derby strapazzando nei secondi 45 minuti l’Inter di Gasperini, divenuta poi orfana di Eto’o e con i problemi che erano soltanto all’inizio visto un precampionato non proprio idilliaco e i mille dubbi sul calciomercato che ne hanno condizionato, probabilmente, questo inizio di campionato.

Dopo tre giornate infatti, i nerazzurri collezionano un solo punto in campionato e uno schiaffone interno contro i turchi del Trabzonspor che condannano Gasperini a fare le valigie, colpevole di non aver fatto nulla per trovare un punto di incontro tra le sue idee e le caratteristiche delle squadra.

Naturalmente tutti si chiedono il perchè Moratti abbia preso Gasp sapendo che non lo avrebbe mai accontentato nell’acquisto di uomini per il 3-4-3…

Cosi è arrivato il momento di Ranieri, uomo e allenatore navigato, esperto nelle situazioni complicate dalle quali è riuscito più volte a venire fuori, ma mai vincente come i più maligni ricordano.

Da quel momento l’Inter ha continuato ad essere incostante in campionato, trovando però il giusto equilibrio in Champions (qualificazione e primo posto) e, nell’ultimo mese, persino 6 vittorie su 7 in Serie A dando nuova luce alla classifica e una carica in più per il futuro.

Pesano i tanti infortuni per una squadra comunque sempre più vecchia, nei quali sono mancati le prestazioni in primis di Sneijder (ancora fermo ai box) e poi dei vari Forlan, Maicon, Stankovic, Lucio, Poli, Julio Cesar che a poco a poco stanno rientrando.

I nuovi innesti non hanno dato subito garanzie che potessero fare “da buco” a queste assenze, e quindi per Alvarez, Jonathan e Castaignos, inserirsi è stato molto più difficile.

Ricky Maravilla è stato l’uomo più discusso; l’argentino è arrivato a Milano con tante aspettative, e probabilmente sono quelle che lo hanno tradito.

Poi pian piano, è riuscito a venirne fuori, dimostrando di avere ottime qualità e buonissimi spunti che devono essere nuovamente verificati nella seconda parte della stagione.

Tra i top sicuramente ci finisce Julio Cesar, portierone capace di essere decisivo come se fosse un attaccante di razza, visti i rigori parati contro Atalanta e Udinese e gli interventi salva risultato di Cesena, Genoa e l’ultimo contro il Lecce.

Buone anche le prestazioni di Samuel e Nagatomo, con il giapponesino scatenato e decisivo in più circostanze.

Flop tutto per Milito, bruttissima copia del Principe della notte di Madrid, incapace di segnare anche i gol più semplici che pesano come un macigno sopratutto perchè tolgono quei 4-5 punti che farebbero navigare l’Inter in zona Scudetto.

Queste le pagelle, ruolo per ruolo, dell’intera rosa nerazzurra:

PORTIERI:

Julio Cesar, 7,5. In questo 2011 il portierone nerazzurro si conferma fra i migliori al mondo. Decisivo in numerose occasioni, diviene fondamentale nelle ultime uscite, grazie ad interventi prodigiosi che salvano la sua porta ma sopratutto il risultato finale. UOMO RAGNO

Castellazzi, 6. Quando è stato chiamato a sostituire il collega brasiliano, si è fatto trovare pronto, anche se qualche incertezza la commette sempre. CENTELLINATO

Orlandoni, s.v. Fino a questo momento, mai utilizzato.

Viviano, s.v. Ancora fermo ai box dopo il brutto infortunio di questa estate.

DIFENSORI:
Javier Zanetti, 6,5. L’eterno Capitano, continua imperterrito a macinare km e a lottare per squadra nonostante anche lui abbia sofferto del momento no iniziale della squadra. Garantisce sicurezza sia in difesa che a centrocampo. INTRAMONTABILE

Lucio, 6. L’inizo di campionato con la difesa a 3 di Gasperini avrebbe dovuto esaltare le sue doti offensive, invece il brasiliano ha stentato (un po’ come tutta l’Inter) ed è tornato ai suoi livelli soltanto da novembre in poi, acquistando man mano sicurezza, anche se con qualche giocata di troppo. INDISCIPLINATO
Ranocchia, 6+. Il ragazzone italiano deve ancora fare molta strada, ma si sta dimostrando all’altezza di vestire la maglia nerazzurra nonostante qualche incertezza dovuta all’inesperienza e a qualche acciacco fisico di troppo. Decisivo anche sotto porta con il gol da tre punti di Cesena. MATURATO
Samuel, 7-. Pilastro inamovibile della difesa interista. Garantisce la consueta sicurezza con qualsiasi compagno di reparto. Il “muro” sembra essere tornato quello di una volta. ROCCIOSO
Chivu, 5. Nettamente meno utilizzato rispetto agli scorsi anni (causa infortuni, nuovi arrivi e prestazioni non sempre all’altezza), il romeno,scadenza di contratto, rischia di lasciare l’Inter dopo 5 stagioni. BOCCIATO
Maicon, 6. La sua assenza per infortunio si è sentita eccome, tanto da lasciare un vuoto enorme su quella fascia destra. Appena rientrato in campo, ci mette un pò di tempo a carburare, ma nelle ultime partite ha fatto sentire la sua importanza. INDISPENSABILE

Nagatomo, 6,5. Il giapponese, chiamato a confermare una prima stagione scoppiettante, ha iniziato bene il 2011; dopo una piccola flessione a metà di questa prima fase di campionato, è tornato a macinare chilometri e ha già eguagliato il suo record di gol in serie A, sfornando anche assist al bacio come quelli contro il Lecce. SAMURAI
Faraoni, 6. Lanciato nell’ultimo mese da Ranieri, il ragazzo proveniente dal vivaio della Lazio (perché se lo sono fatto scappare?) ha fatto vedere buone cose, ma all’Inter, dopo l’epsiodio Santon, si aspetta a fare proclami… SPERANZA
Jonathan, 5+. Doveva essere il vice-Maicon, ma nelle rare occasioni in cui è stato schierato non è sempre apparso all’altezza. Se la dirigenza si fosse accorta prima di avere un giocatore come Faraoni in rosa, probabilmente questi 5 milioni sarebbero stati investiti in altro modo! DISCOUNT

Cordoba, s.v. Aspetta il suo momento per dare un contributo alla squadra.

Caldirola, s.v. Probabilmente, nel mercato di gennaio, andrà a cercare spazio in qualche altra squadra.
CENTROCAMPO:

Foto: Rocco SorannoCambiasso, 6,5. Spesso criticato quando le cose vanno male perché in fase calante rispetto alle prestazioni offerte in questi anni, il Cuchu ha risposto alle critiche con 4 gol (3 in campionato, 1 in Champions). E’ il vice-bomber di questa Inter! VIGILE URBANO
Stankovic, 5,5. Il serbo, 33 anni, si è spesso accomodato in panchina e non ha brillato quando schierato in mezzo al centrocampo nerazzurro. E’ stato per lui, un inizio stagione costernato da infortuni. ACCIACCATO
Thiago Motta, 6+. E’ il talismano interista. Con lui in campo l’Inter vince (fatta eccezione per la partita contro l’Udinese). Dopo un avvio falcidiato dai continui infortuni ha trovato continuità e ha ripreso in mano le redini del centrocampo interista, anche se in più di qualche circostanza ha perso palloni che hanno scaturito pericoli per la retroguardia nerazzurra. ANDAMENTO LENTO

Obi, 6: con Gasperini ha giocato tutte le partite, non sfigurando. Un pò accantonato nella gestione Ranieri, ha sempre dato il suo contributo quando è stato impìegato. JOLLY
Alvarez 6,5: Croce e delizia di questo inizio stagione. L’acquisto più discusso, a detta di alcuni un bidone a detta di altri un fenomeno, dimostra di essere un bel giocatore con tante prospettive di crescita.In alcune partite risulta persino fastidioso a vederlo, in altre riesce ad illuminare l’intera squadra. PROMESSA
Coutinho, 6+. Il brasiliano con la faccia da bambino è migliorato rispetto ad un anno fa, ma non è ancora esploso come vorrebbero tutti i tifosi nerazzurri. Merita la piena sufficienza perchè è stato più decisivo in questi tre mesi che in un anno e mezzo dal suo arrivo. SPERANZA

Sneijder, s.v. L’Inter di lui non può fare a meno, ma ultimamente si registrano molte più presenze su Twitter che sui campi di Appiano. CHI L’HA VISTO

Muntari, s.v. Non è più nelle grazie dei tifosi (da tanto tempo ormai) e ci si aspetta che la società lo ceda a nel mercato di riparazione. INDESIDERATO

Poli, s.v. Assente per infortunio, si rivede nella trasferta di Genova, dove gioca bene anche se non nel suo ruolo naturale. Poi Ranieri non lo utilizza più. MISTERO

ATTACCANTI:
Zarate, 5. Arrivato sulla sponda neroblu del Naviglio con la promessa e la voglia di fare bene, riesce a scomparire pian piano senza che nessuno noti la sua mancanza. Tolto il gol decisivo a Mosca e l’assist di Lille, il suo contributo è stato nullo. DELUSIONE
Pazzini, 5,5. Doveva essere la stagione del Pazzo, ma complice un gioco totalmente diverso da quello consono alle sue caratteristiche e parecchi errori sotto porta (il rigore contro l’Udinese ne è l’emblema), lo hanno portato ad una prima bocciatura. Quando segna lui, l’Inter vince sempre, per questo i tifosi nerazzurri sperano vivamente che dall’8 gennaio in poi vada perennemente in gol. SPRECONE
Milito, 4,5. Il Principe del Bernal è rimasto a Madrid. Il Milito che tutti conoscevano non c’è più, al suo posto una brutta copia che fa inorridire anche i difensori più accaniti del numero 22. Clamorosi gli errorri contro l’Atalanta e il Cska che ne disegnano perfettamente la sua stagione. Il gol contro il Lecce ci dirà se è stato solo un episodio oppure il ritorno da Madrid del bomber argentino. NOSTALGIA

Forlan, s.v. Doveva essere il sostituto di Eto’o, ma si infortuna troppo presto per poterlo giudicare.Rientrato a due giornate dalla pausa, ha fatto vedere che ha voglia di far gol. RIMANDATO

Castaignos, 6. Dicono di lui un gran bene, anche se in campo è apparso sempre troppo timido per essere un attaccante. Si riscatta alla grande con il gol vittoria al 90esimo contro il Siena, poi vede soltanto tribune. DA RIVEDERE

STAFF TECNICO

Gasperini, 4,5. D’accordo, le colpe non sono tutte sue, però paga la sua cocciutaggine del 3-4-3 anche quando la squadra è in evidente difficoltà. Una macchia per l’Inter e per la sua buonissima carriera da allenatore. TESTARDO

Ranieri, 6. Per adesso il tecnico di Testaccio, ha rimesso in piedi una squadra in balia della zona retrocessione, portandola al quinto posto solitario. Ora dovrà cominciare a darle anche un gioco, per sperare di raggiungere obiettivi importanti. PSICOLOGO

Branca, 4,5. Troppo tempo per cedere Eto’o, troppo poco tempo per cercare un sostituto. Anche lui sta vivendo un periodo molto negativo, ma urge un risveglio per far tornare l’Inter su livelli competitivi. BELLO ADDORMENTATO

Articolo realizzato in collaborazione con Iacopo Montagnani.

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