Operazione aggancio riuscita: Cavani (3) schianta la Lazio e il Napoli raggiunge la Juventus in vetta. Fairplay Klose: confessa goal di mano

SuperNapoli. La squadra di Mazzarri schianta per 3-0 la Lazio grazie alla tripletta di Cavani. Gli azzurri acciuffano la Juventus in testa alla classifica a quota 13 punti.

Fonte immagine: Danilo Rossetti

Mazzarri presenta il suo solito impianto di gioco con Hamsik a supporto del duo Pandev-Cavani. Le uniche variazioni rispetto alla formazione di Catania sono due: l’inserimento di Gamberini al posto dello stanco Aronica, sempre presente negli ultimi impegni di Europa League e campionato, e quello di Behrami, che sostituisce il connazionale Dzemaili. Petkovic risponde con il collaudato 4-1-4-1. Ledesma play basso e Klose davanti. Nell’undici di partenza rientrano Konko e Dias in difesa, e Mauri in mediana.

Partita subito vivace. Dopo due minuti Miroslav Klose dimostra di essere campione vero, a trecentosessanta gradi. Su calcio d’angolo il tedesco devia in rete con la mano, nessuno degli arbitri vede nulla, i suoi compagni esultano ma dopo un pò di parapiglia generale, Klose confessa al direttore di gara Banti, di aver segnato in maniera irregolare: chapeau.

Dopo lo spavento iniziale, il Napoli si mette in moto. Al 6′ Pandev cerca il goal dell’ex senza successo. La sua conclusione termina di poco a lato. Le due squadre giocano a viso aperto. Il Napoli però da l’impressione di essere più pungente, complice le numerose incursioni di Maggio e la straordinaria verve di Hamsik. Sono proprio gli azzurri infatti, a passare dopo venti minuti di gioco con Cavani. Il Matador calcia dal limite, il suo destro viene sporcato da Ciani che spiazza il proprio portiere per il vantaggio partenopeo. La Lazio prova a reagire, tuttavia senza produrre alcuna palla goal. L’unico vero brivido per i tifosi azzurri nasce da un malinteso tra Cannavaro e De Sanctis che per poco non combinano la frittata. Al contrario i padroni di casa, quando accelerano, sono imprendibili. Pandev manca ancora una volta l’appuntamento con la rete perdendo il tempo per battere a rete una bella sponda di Maggio. Ai supporter di casa basta aspettare due minuti per esplodere nuovamente di gioia, ancora con il Matador, l’idolo di casa. Lancio lungo di Cannavaro e Cavani, lasciato inspiegabilmente solo sul lato destro dell’area, ha tutto il tempo di prendere la mira e piegare le mani a Marchetti.

Nella ripresa il copione non cambia. La Lazio tenta di impostare una manovra ordinata. Con gli ingressi di Ederson e Floccari, Petkovic disegna un 4-4-2 con l’ex Lione largo sulla sinistra. I cambi tattici provocano subito un’occasione con Klose. L’estremo difensore azzurro nega la gioia della rete al tedesco con una gran parata, è l’emblema di una serata che non gira. Tre minuti dopo infatti, il Napoli trova la terza rete con Cavani che firma l’hattrick: punizione veloce di Campagnaro, il numero 7 partenopeo si invola verso la porta in sospetta posizione di offside, salta Marchetti e si porta il pallone a casa. Gli ospiti sono ormai alle corde. Il Napoli  domina in lungo e in largo a centrocampo soprattutto grazie allo strapotere fisico di Behrami e all’onnipresenza di Hamsik, fulcro della manovra azzurra, autore di una prova sontuosa. Gli incubi per le aquile non sono finiti. Allo scoccare della seconda mezz’ora il neo-entrato Insigne, dopo una magia su Konko va giù, per l’arbitro è calcio di rigore. Sul dischetto va Cavani per il Poker, ma la sua conclusione finisce alle stelle. Il genietto ex Pescara gioca venti minuti di alto livello, giostrando diversi palloni, tra cui emerge un assist per Zuniga il cui sinistro si spegne sui cartelloni pubblicitari. Il colombiano ci riprova allo scadere quando, dopo un numero su Candreva, cerca di timbrare il cartellino ma  Marchetti c’è. In mezzo, un tentativo di Klose con la forza dei nervi che termina fuori misura. Nei minuti di recupero anche Edu Vargas, subentrato al posto dell’osannato Hamsik, cerca gloria con un pallonetto su cui Marchetti non si fa sorprendere.

Al San Paolo termina 3-0 per gli azzurri. Qualora questa partita venisse considerata un metro di giudizio per individuare l’anti-Juve, allora il Napoli sarebbe decisamente l’unica candidata. Il campionato è ancora lungo, ma la Banda Mazzarri è determinata a dar battaglia fino alla fine. La Lazio di Petkovic esce leggermente ridimensionata dalla sconfitta. Va detto che il progetto c’è, una partita non cambia gli obbiettivi. La squadra di Lotito resta una delle migliori compagini del campionato.

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