Palermo: i motivi di una stagione da cancellare

C’era una volta il Palermo, una delle realtà più avvincenti e piacevole del sud Italia calcistico.  Come dimenticare la stagione 2003/2004, ovvero l’anno del ritorno in Serie A grazie ai grappoli di gol segnati dall’allora bomber rosanero Luca Toni?

Fonte immagine: Alessandra Lo Monaco
Fonte immagine: Alessandra Lo Monaco

Da lì in poi è stato tutto un salire per la squadra prelevata dal presidente Maurizio Zamparini con ottimi pazziamenti ottenuti nella massima serie. Il Palermo, con la valorizzazione di molti giovani, è entrato anche in Europa League pur non lasciando ricordi rosei. Fra i talenti più interessanti spicca un nome su tutti: Javier Pastore. L’argentino che tanto ha dato alla società siciliana è stato poi venduto al Paris Saint-Germain degli sceicchi per una cifra altissima. Senza scordarsi del capitano Fabrizio Miccoli, uomo simbolo di una città intera che ha fatto innamorare tifosi su tifosi. Oggi i tempi sono cambianti e il Palermo rischia la retrocessione dopo nove stagioni in Serie A. La classifica fa davvero paura. I rosanero sono ultimi con 21 punti a pari merito con il Pescara e la zona salvezza è lontana cinque punti, troppi vedendo giocare la squadra siciliana in confronto alle sue dirette concorrenti. I motivi di una caduta sono molteplici. Intanto le parole e le scelte del presidente Zamparini non aiutano di certo l’ambiente. Il primo allenatore del Palermo è stato Sannino, esonerato dopo appena tre giornate per lasciare spazio a Gasperini. L’ex tecnico nerazzurro ha resistito però solo fino agli inizi di febbraio quando Zamparini ha allontanato anche lui per Malesani. Nuovo allenatore ma stessi risultati quindi ancora un esonero e riecco Gasperini. Appena due partite dopo il suo ritorno e di nuovo Sannino. Insomma questi cambi continui hanno danneggiato vistosamente il gioco della squadra che di fatto non ha mai avuto modo di nascere, crescere e svilupparsi. Capitolo giocatori deludenti: le stelle del Palermo non hanno mai brillato in questa tribolata stagione. Ilicic è un lontano parente del talentuoso giovane ammirato negli anni scorsi; la sua fantasia si è accesa a sprazzi e non ha mai dato un grande contributo alla causa, viste le sue doti. Altro giocatore che è mancato al Palermo è Hernandez, attaccante infortunatosi e quindi indisponibile per il club siciliano. Miccoli è stato risucchiato dal momento negativo e da solo non può tirare avanti un’intera squadra. I nuovi acquisti non hanno saputo dare l’aiuto richiesto: Aronica in difesa appare tutt’altro che affidabile mentre le varie punte hanno una media gol rasente allo zero. Fabbrini ha delle buone potenzialità ma da solo non basta per risollevare le sorti di una società che sembra destinata alla triste retrocessione.

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