Palermo, parla Zamparini: “Mai minacciato Ferrero. Iachini? Non è un allenatore da Serie B”

Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, parla dei temi caldi del calcio italiano intervistato da Radio Sportiva. 

Zamparini e Pulvirenti. Fonte: calciocatania (flickr.com)
Zamparini e Pulvirenti. Fonte: calciocatania (flickr.com)

Zamparini parte dalla diatriba con Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria: La minaccia di morte a Ferrero? Non può andare a dire in televisione che l’ho minacciato di morte, sono farneticazioni. Ho sentito Ferrero per Barreto. Lui mi avvisò che lo stava trattando, io gli risposi che stavamo lavorando al rinnovo del giocatore. Lui è andato a dritto, quindi mi sono sentito in diritto di scrivergli questo messaggio. ‘Finalmente ti ho conosciuto per quello che sei. Ti attendo fiducioso sulla riva del fiume”. Ma non per aspettare lui, ma per aspettare la fine che farà la sua Sampdoria. Lui l’ha vista come una minaccia di morte, ma non è così. Gli ho anche detto che chi semina male, raccoglie male”. 

Zamparini continua: “Se è partito tutto con Munoz? Aveva deciso di non rinnovare. Ferrero mi ha dato 500mila euro per un giocatore pagato 6 milioni. Viviamo in un mondo di sciacalli, io non mi comporterei mai così. Ferrero non è stato corretto nei miei confronti, la trovo una scorrettezza unica. Si è lasciato trasportare da questa ventata di popolarità al grido di ‘io sono il nuovo, voi non capite niente’. Quella della minaccia di morte è una cosa grave, per fortuna la gente mi conosce e sa che non avrei mai fatto una cosa del genere. Barreto? Ha fatto la sua scelta, non si può biasimare. Si vede che l’aspetto economico ha prevalso rispetto a quello affettivo“.

Altro tema caldo riguarda il futuro di una delle grandi sorprese dei rosanero: “ Dybala? Abbiamo un buon rapporto, sia con lui che con l’agente. Non puoi tenere un giocatore importante quando le squadre più importanti d’Europa gli offrono 5 volte di più rispetto a quanto percepisce al Palermo. Lui è un ottimo ragazzo e insieme al suo procuratore stiamo discutendo la migliore soluzione per lui e per il Palermo. Se può rimanere in Italia? Lo spero, ma il calcio estero è diventato più importante. Basti pensare che l’ultima squadra della Premier League percepisce di diritti tv 120 milioni, quando qui in Italia una squadra piccola ne prende 25. Gli investitori esteri? La grande paura loro è di arrivare in un paese senza avere la certezza di un diritto. hanno paura del nostro sistema, delle tasse. Il nostro è un paese indirizzato verso il fallimento”. 

Zamaparini commenta anche il momento del Parma: Provo un grande dispiacere, ma soprattutto verso chi gli ha permesso di fare queste cose. I controlli vanno fatti per bene. Non si può avere più di 200 giocatori tesserati in un club. È una follia pura. Se il Palermo aiuterebbe il Parma? Non darei una mano al Parma, ma alla Lega affinché crei un fondo che dia una mano ai disgraziati“. 

Infine, il presidente parla di Iachini: “Se sono arrabbiato con Iachini? Mi arrabbio quando perdo e quando fa un errore, ma tutti sbagliamo. La fase difensiva andava protetta. Ho solo fatto notare che abbiamo una alta media gol subiti. Ci sarà qualcosa che non va se abbiamo preso 24 gol partita 39 gol. Con Iachini ci parlo tutti i giorni, gli passo semplicemente dei consigli. È un bravissimo allenatore, non è vero che è da Serie B, ma da lì ad allenare una squadra di campioni la storia cambia. Ma voglio tenermelo stretto per i prossimi 3-4 anni“.

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