Pandev: “Aspettiamo altri campioni. La Coppa Italia non basta, Napoli merita grandi successi”
“Benitez è sempre stata una persona serena, un vincente. Qui a Napoli è tutto diverso rispetto all’Inter. Fisicamente mi sento meglio rispetto al periodo nerazzurro e questo mi fa molto piacere”. Esordisce così Goran Pandev (29), in conferenza stampa dal ritiro di Dimaro. L’attaccante azzurro per sei mesi fu allenato dal tecnico spagnolo ai tempi dell’Inter, dal giugno del 2010 al dicembre dello stesso anno. Spunti interessanti quelli raccolti dalle parole del macedone, schietto e sincero nell’affrontare argomenti delicati quali ‘scudetto’ e l’amaro addio di Edinson Cavani.
ASPETTIAMO ALTRI CAMPIONI – “Il Napoli ha acquistato giocatori forti e con grande esperienza internazionale. Speriamo possano arrivare altri campioni, quest’anno si giocheranno tante partite e ci sarà spazio per tutti. L’anno scorso abbiamo perso punti importanti in casa con Sampdoria e Bologna, quest’anno per vincere lo scudetto dobbiamo vincerle tutte e non solo quelle con Milan, Inter e Juventus”.
I TIFOSI MERITANO TANTI TROFEI – “Mi fa piacere giocare vicino la punta, ma rispetterò le decisioni del mister. Non avrò problemi ad alternarmi con Marek o a giocarci insieme come l’anno scorso. Scudetto? Questo gruppo è cresciuto tanto e non deve più nascondersi. La gente merita tanti trofei, la sola Coppa Italia vinta non basta”.
EDINSON VA SOLO RINGRAZIATO – “Cavani? Era un ragazzo forte, mi avrebbe fatto piacere vincere qualcosa con lui ma purtroppo il calcio è questo. Ha fatto tantissimi goal, va solo ringraziato. Ora tocca a noi fare il nostro meglio per rimpiazzarlo. La società sta facendo il massimo per prendere un grande sostituto”.
DA MAZZARRI A BENITEZ – “Ho capito che chi non è al top fisicamente non deve giocare. Il modo di giocare di Benitez mi piace, giochiamo la palla a terra velocemente ed i metodi sono completamente diversi rispetto a quelli di Mazzarri. E’ uno che non impone, ci chiede sempre come ci piacerebbe giocare di più. Quest’anno non potremmo giocare solo di contropiede, al San Paolo chiunque verrà a difendersi e bisognerà cambiare atteggiamento”.
