Pareggio tra le polemiche, 1 a 1 tra Juve e Genoa

Pareggio nella bufera allo Juventus Stadium tra Juventus e Genoa, in una gara ostica bianconeri in vantaggio con Quagliarella, pareggio dell’ex Borriello per il grifone, finale polemico per un mani di Granqvist in area al 93′ non visto.

Il Genoa del neo tecnico Ballardini, tornato alla guida dei rossoblù al posto di Del Neri, riesce a strappare un punto in casa dei campioni d’Italia, al termine di una gara ostica e sfortunata per i bianconeri.

fonte immagine: www.pescaracalcio.com
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Questo fino al 92′, perchè nell’ultimo minuto di gioco succede di tutto, con i bianconeri furiosi per l’arbitraggio. Ma partiamo dall’inizio, un buon Genoa parte forte, pressando a tutto campo la Juve e andando anche al tiro un paio di volte, senza creare tuttavia grossi pensieri a Buffon, con Pisano e Immobile. La Juve cresce pian piano, in un primo tempo dai ritmi piuttosto bassi e poco spettacolare il primo vero tiro in porta dei campioni d’Italia arriva al quarto d’ora di gioco, con Caceres che sugli sviluppi di un calcio d’angolo tira di poco alto sulla traversa. L’occasione più limpida c’è però al 22′, quando un’apertura geniale di Pogba libera Marchisio solo davanti a Frey, ma il centrocampista bianconero in spaccata manca la porta. Il Genoa, schierato anch’esso col 3-5-2, aspetta le iniziative bianconere, per poi cercare di ripartire in contropiede, occasioni che però non vengono concesse da Barzagli e compagni. Prima del duplice fischio c’è l’occasione di vedere un anticicpo di Quagliarella sulla difesa rossoblù su cross di Lichtsteiner, ma il tiro dell’attaccante bianconero termina a lato, chiudendo di fatto il primo tempo a reti inviolate. Nella ripresa la Juve appare più decisa, tant’è che al 54′ su azione simile a quella del primo tempo, l’asse Lichtsteiner-Quagliarella porta al vantaggio bianconero, con il numero 27 che sotto porta trova la deviazione vincente anche grazie alla deviazione di Granqvist. Ballardini decide così lanciare Borriello e Bertolacci per risalire la china, ma la partita resta in mano ai bianconeri, almeno sino al 68′ quando De Ceglie si lascia sfuggire Kucka che trova il colpo di testa vincente dell’ex Borriello. Subito il pari Conte si gioca subito la carta Giovinco, richiamando in panchina Quagliarella, e subito dopo Giaccherini per De Ceglie, mentre per il Genoa, che già aveva utilizzato anche il terzo cambio inserendo Rossi, c’è da stringere i denti con Floro Flores costretto a lasciare i suoi in inferiorità numerica. Con un quarto d’ora da giocare e la superiorità numerica la squadra di Conte costringe i rossoblù a rintanarsi completamente nella propria area, il tecnico bianconero visto lo stato influenzale di Matri decide di lanciare anche il giovane primavera Beltrame, ma l’occasione più nitida è l’incredibile palo di Giovinco su calcio di punizione. Poi le proteste dicevamo, a dieci minuti dal termine Giaccherini crossa al centro, Vucinic, protagonista di un sospetto tocco di braccio nel primo tempo nella propria area, viene mantenuto da un difensore avversario, ma Guida sorvola, mentre poco dopo proprio il giovane Beltrame si mette in evidenza con un tiro da fuori che impegna Frey. La partita, nonostante gli assalti finali bianconeri, sembra incanalarsi ad un ormai tranquillo pari sino al 93′ quando un cross al centro di Lichtsteiner trova l’opposizione scoordinata di Granqvist, col difensore svedese che colpisce la palla con la mano, causando le feroci proteste dei giocatori, di Conte e del pubblico, Guida si consulta però con i propri assistenti concedendo solo il calcio d’angolo, decretando poco dopo la fine del match. La Juve sale così a 49 punti, mentre il nostro calcio incappa in un’altra serata polemica della quale avrebbero fatto tutti volentieri a meno.

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