Parla Sandro Mazzola: “Mi rivedo in Francesco Totti. Non capisco Sneijder. Pirlo arma in più della Juve”

Sandro Mazzola, indimenticata bandiera nerazzurra e storico attaccante della Nazionale, ha rilasciato una lunga intervista a Canaleinter, parlando del calcio di ieri e di oggi, commentando l’Inter di Stramaccioni ma, soprattutto, raccontando un po’ di sé.

Fonte immagine: Wikipedia
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E’ appena uscito il suo libro “Ho scelto di stare davanti la porta” scritto in collaborazione con Marco Civoli. Di cosa parla?

E’ un libro che racconta della mia vita, dal ricordo di mio padre Valentino a quello di Benito Lorenzi, che mi ha avvicinato all’Inter portandomi a bordo campo a vedere le partite insieme a mio fratello. Racconta della mia vita da giovane calciatore, delle delusioni, degli amori e di tutto quello che mi ha portato ad essere quello che sono stato da calciatore e dell’uomo che sono oggi. Questo libro vuol essere un messaggio per tutti i giovani che vogliono entrare in questo mondo ma trovano delle difficoltà. Non arrendersi, insistere, perchè il calcio è bello!“.

Nel calcio attuale, c’è qualcuno in cui rivede qualche caratteristica di Mazzola?

Si, Francesco Totti. Mi rivedo in lui soprattutto quando gioca vicino alla porta e nel suo controllo di palla in velocità“.

A suo parere, all’Inter manca una figura in campo come la sua, dal punto di vista tecnico e di leadership?

L’Inter ha la fortuna di avere giocatori del calibro di Zanetti e Cambiasso che rappresentano dei veri leader. Dal punto di vista tecnico invece, credo che Guarin possa essere il giocatore simbolo per Stramaccioni perchè è capace di prendere palla e ripartire. Un po’ mi rivedo in lui da questo punto di vista, in quanto Herrera puntava su di me nel momento in cui c’era da prendere in mano la squadra“.

Non possiamo non parlare del caso Sneijder. Secondo molti gestito male dalla società, secondo altri originato da un comportamento non sempre professionale da parte di un giocatore strapagato. Lei che idea si è fatto?

Io non capisco Sneijder. Un giocatore del suo calibro che decide di lasciare una squadra come l’Inter ed un campionato come quello italiano, per andare a giocatore in Turchia, deve avere un bel “coraggio” che non riesco a comprendere. Credo che la società poteva fare poco, bastava che lui lo avesse voluto e sarebbe sicuramente rimasto“.

Un parere sul campionato attuale, che sembrerebbe già scritto, per lo meno per quanto riguarda la vittoria dello Scudetto. Come andrà a finire? E la lotta per l’Europa che conta?

Credo che la Juventus sia nettamente favorita per lo Scudetto e Pirlo sia l’arma in più per i bianconeri. Per l’Europa vedo una bella battaglia tra Napoli, Lazio, Inter, Fiorentina, Milan e Roma dove tutto è ancora possibile. Per quanto riguarda l’Inter credo che debba concentrarsi non sul terzo posto, ma sul secondo! Mi spiego, se punti al terzo, rischi di arrivare quarto o quinto, mentre se punti al secondo “rischi” di trovarti a pochi passi dalla capolista e magari provi anche a vincere lo Scudetto. Ecco, vorrei che l’Inter ragionasse in questo modo“.

L’Inter ha uno dei migliori vivai d’Europa, alcuni dei ragazzi della Primavera hanno già esordito in prima squadra e probabilmente a breve toccherà ad altri. C’è un giovane nerazzurro che l’ha colpita particolarmente?

Livaja e Benassi in primis. Credo che questi due ragazzi, con la dovuta fortuna, avranno un grande futuro davanti. Poi c’è un grande rimpianto: Destro! L’avrei dato in prestito, ma non lo avrei mai ceduto. In lui vedo un gran talento e il fatto che venga accusato di sbagliare tanti gol è solo perchè corre tanto“.

Facciamo finta per un attimo che non esistano i bilanci, il Fair Play Finanziario e la crisi economica. C’è un giocatore in particolare che le piacerebbe vedere con la maglia nerazzurra?

Naturalmente se potessi acquistare un giocatore su tutti prenderei Messi o Cristiano Ronaldo. Ma questo è fantacalcio. Piuttosto, nel concreto, credo che l’Inter abbia bisogno di un giocatore capace di dettare i tempi a centrocampo, che affianchi Guarin e dia aiuto a Cambiasso. Mi piace molto Lodi del Catania, ma anche Conti del Cagliari. Certo il cagliaritano è avanti un po’ con l’età, ma è un ottimo giocatore“.

Lei ha dichiarato recentemente di aver visto in Mourinho qualcosa del Mago Herrera. E in mister Stramaccioni cosa vede?

Premetto che avevo paragonato Mou al Mago molto prima di quanto lo hanno fatto gli altri. Da subito avevo capito che Mourinho aveva la stessa mentalità vincente di Herrera. Stramaccioni mi piace perchè ha coraggio, è bravo ad impostare le partite e sa cambiare molto bene durante la partita. Insomma è un ragazzo valido ma non lo paragono a nessuno, anzi mi piacerebbe che fra qualche anno qualcuno venga paragonato a lui, significherebbe che ha vinto tanto“.

Se dovesse “disegnare” il manifesto della sua carriera e inserire tre gol, quali sceglierebbe?

Al primo posto sicuramente quello che feci al Milan al mio primo derby, poi quello realizzato in Coppa Campioni contro il Vasas Budapest ed infine uno realizzato a Torino contro la Juventus che decise il campionato ’62/’63. Fu un gol bellissimo perché ricordo perfettamente il passaggio mostruoso che fece Mario Corso, spiazzando tutti gli avversari con lo sguardo. Il “no look” di Ronaldinho è stato preceduto di 40 anni da lui…“.

Canale Inter ha lanciato “Essere-Interista”, un’iniziativa che vuole coinvolgere i tifosi e non solo sul tema “Essere Interista”. Ci salutiamo chiedendole che cosa significa per un simbolo dell’interismo come Sandro Mazzola essere interista.

Gran bella iniziativa. Rispondere è difficilissimo…Però credo che essere interista significhi non trovare qualcosa del genere altrove che ti attiri e che ti piaccia come l’Inter. Vedi la grandezza del calcio a strisce nerazzurre!“.

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